La convenienza del calcio

29 Ottobre 2010 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Qual è lo sport su cui è più conveniente scommettere? La madre di tutte le domande, visto che sul web si trovano quote con un grado di dettaglio (dalla squadra che batterà il prossimo corner al primo
giocatore sostituito) che spesso confonde. Il senso comune direbbe che è più conveniente scommettere sugli sport che si conoscono meglio, ma è una risposta vera solo in parte.
Al di là delle nostre opinioni, i numeri dicono infatti che i pay-out hanno una correlazione diretta con la popolarità di uno sport, globale o in un singolo mercato. Traduzione: nel brevissimo periodo la massa dei giocatori italiani sulla serie A vince in media più della massa dei giocatori thailandesi sulla serie A e in media di meno degli stessi giocatori italiani sul football NFL. La spiegazione è la seguente: un italiano che gioca sulla NFL ha di sicuro una buona conoscenza del football, o è un professionista o un appassionato, mentre fra chi scommette sul calcio il ‘sentito dire’ e il nome della squadra hanno un’incidenza maggiore (quantificabile in un 15%, facendo la media delle rilevazioni delle aziende). Le quote ‘italiane’ della NFL sono quindi spesso più ‘giuste’ di quelle americane, mentre quelle sulla serie A sono meno legate al discorso sportivo e quindi più facilmente inseribili in un discorso di scommesse di valore. Questo nel breve periodo, perché in poche ore (per non dire minuti) tutto nel mondo tende ad omogeneizzarsi grazie ai riversamenti del rischio da parte delle aziende (un vero scandalo, con Betfair.com e simili ufficialmente proibiti per l’italiano medio). Ma continua a valere il principio generale: dove più ci sono appassionati occasionali o superficiali più sarà facile individuare quote di valore. E nel mondo in questo senso il calcio rimane imbattibile.
(Pubblicato sul Giornale)

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