La barba di Breitner

29 Aprile 2008 di Stefano Olivari

Proprio nel giugno 1980, quando l’Europeo italiano sta per cominciare, iniziano le partite di qualificazione del Mondiale 1982. La Germania Ovest è inserita nel girone 1 con Austria, Bulgaria, Finlandia ed Albania. Nelle prime 5 partite la Germania resta a guardare, mentre Austria e Bulgaria si portano in testa al girone con due vittorie a testa; la prima partita è a Sofia il 3 dicembre 1980, pochi giorni dopo aver strapazzato la Francia 4-1 in amichevole ad Hannover (vedi Mon Amour 21), rispetto ai finalisti di Roma c’è solo Magath al posto di Schuster ed in 53 minuti la partita è chiusa da una doppietta di Kaltz e da una rete di Rummenigge. Il 1981 inizia con un torneo a Montevideo (il memorabile Mundialito che segnò l’ingresso di Berlusconi nel mercato dei diritti televisivi del calcio) in cui la Germania Ovest perde con Argentina (2-1 vantaggio di Hrubesch e negli ultimi 5 minuti autogol di Kaltz e rete di Ramon Diaz) e Brasile (anche qui vantaggio di Allofs, e match ribaltato nell’ultima mezzora dai gol di Junior, Cerezo, Serginho e Ze Sergio); ma quando la Germania torna ai match veri per la qualificazione non ci sono problemi; 2-0 a Tirana (doppietta di Schuster) ed identico risultato contro l’Austria ad Amburgo (autogol di Krauss e rete di Klaus Fischer, centravanti del Colonia).
In questa partita il ruolo di regista viene occupato da Paul Breitner: giocatore dalla personalità immensa oltre che campione del mondo 1974 (all’epoca giocava terzino sinistro). Breitner per motivi “politici” era stato allontanato dalla nazionale per alcuni anni: noto maoista militante, aveva rifiutato di indossare la maglia della nazionale al mondiale 1978 per protesta contro la dittatura argentina, ma Derwall, che già stava incominciando a capire quanto fosse difficile gestire Schuster, aveva deciso di reintegrarlo nella rosa. Curiosamente Breitner entrò nell’occhio del ciclone ancora una volta prima del Mondiale 1982 (dove realizzò un gol per la seconda volta in una finale, solo Pelè, Vavà e Zidane ci sono riusciti), quando un’azienda di cosmetici tedesca gli offrì una somma enorme (per i canoni del periodo) perchè utilizzasse in una pubblicità i suoi prodotti dopo essersi rasato la pelosissima barba che lo aveva reso famoso e senz’altro originale a vedersi durante tutta la carriera. Dopo la ri-perdita col Brasile a Stoccarda (2-1 con gol ancora di Junior e Cerezo) arriva la facile vittoria per 0-4 in Finlandia (doppietta di Fischer), quindi trascorre l’estate e la Germania Ovest entra alla grande nella stagione 1981-82 che porta al Mondiale: 0-2 in amichevole a Chorzow con la Polonia (Fischer e Rummenigge), e poi sette gol alla malcapitata Finlandia (triplo Kalle e doppio Breitner), tre gol a Vienna contro l’Austria (doppietta di Littbarski, giovanissima ala destra del Colonia), otto all’Albania (tripletta di Rummenigge) ed altri quattro alla Bulgaria (ancora doppietta di Rummenigge). La Germania Ovest è quindi qualificata con otto vittorie in otto partite ed un incredibile ruolino di 33 gol fatti (9 dei quali da Rummenigge) e solamente 3 subiti; questa media stratosferica fa dei Tedeschi i grandi favoriti del vecchio continente per il Mondiale spagnolo, sebbene in marzo l’ennesima tournée in Sudamerica si chiuda con un magro bilancio di un pari con l’Argentina ed una sconfitta di misura col Brasile (ancora gol di Leo Junior).
L’ultima amichevole prima di partire per la Spagna è una vittoria per 2-4 ad Oslo con doppiette di Littbarski e Rummenigge, poco dopo Derwall dirama la lista dei convocati per la Coppa del Mondo; i portieri sono Toni Schumacher e le riserve Bernd Franke ed Eike Immel (che sarà titolare all’Europeo 1988); tra i difensori ci sono i due fratelli Forster, Bernd e Karl-Heinz, marcatori fortissimi, poi Stielike e la sua riserva Wilfried Hannes (ottimo libero del Borussia M. famoso per aver avuto una grande carriera nonostante fosse privo dell’occhio destro, per un tumore alla pupilla avuto da piccolo), quindi Holger Hieronymus dell’Amburgo. I giocatori di fascia sono i titolarissimi Briegel e Kaltz, più Dremmler del Bayern, calciatore operaio nel vero senso della parola (faceva il metalmeccanico, venne scoperto da…Breitner) in grado di ricoprire più ruoli in difesa e a centrocampo. I centrocampisti sono Magath e Breitner, il giovane Lothar Matthaus del Borussia Monchengladbach, quindi Engels del Colonia; Schuster in rimane a casa per “motivi disciplinari”. In attacco i convocati sono davvero molti, Hansi Muller, Rummenigge, Littbarski, Fischer, Hrubesch, Allofs, e Reinders del Werder Brema; questa abbondanza, necessaria per via della non perfetta condizione fisica di qualche giocatore sul finire della stagione 1981-82 (Rummenigge e Muller su tutti), in realtà finirà col creare più di un problema di gestione dello spogliatoio a Derwall; in particolare Hrubesch nel corso del Mondiale contesterà vivamente le scelte del mister, creando una fazione di protesta alla quale si legarono poi anche Hansi Muller e Klaus Fischer.

Carlo Maerna
carloblacksun@hotmail.com

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