Il nuovo San Siro

28 Settembre 2022 di Stefano Olivari

La grande farsa del nuovo San Siro avrà oggi un nuovo capitolo. Alle 17 infatti nelle sale del Comune di Milano inizia il primo dei dieci incontri coordinati da Andrea Pillon, il famoso ‘dibattito pubblico’, sulla costruzione del nuovo impianto di Inter e Milan. Possono partecipare associazioni e privati cittadini, in presenza e online, iscrivendosi su www.dpstadiomilano.it/partecipa (grazie a Dane per il link, noi da vecchi ci eravamo tristemente accreditati al telefono…). Gli interessati hanno anche la possibilità di definirsi, come genere, ‘non binario’, scaricando poi il dossier di cui si discuterà (anche se all’improvviso il progetto Cattedrale da rigido è diventato flessibile, addirittura è cambiata la forma dell’impianto) e su cui magari interverremo per porre domande banali.

La prima: perché abbattere uno stadio definito a cinque stelle dalla UEFA? La seconda: perché dopo decenni di discorsi sullo stadio di proprietà Inter e Milan ne vogliono uno in comproprietà, che non è neanche una comproprietà ma una concessione? La terza: Perché tutta questa fretta, quando è chiaro che nemmeno in Cina si riuscirebbe a finire lo stadio per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi del 2026? La quarta: perché 60.000 posti, con quelli corporate che potrebbero essere anche 13.500 (e quindi quelli per i tifosi reali 46.500), quando l’attuale capienza (75.817) sembra spesso insufficiente? La quinta: perché il Comune non ha mai pensato seriamente ad alternative ad Inter e Milan per l’utilizzo dell’impianto? Dall’organizzazione di tanti singoli eventi (dai concerti ad altri sport, puntando sui motori si può aprire un mondo) all’affitto calcistico ad altri club, la Juventus ma non solo.

In sintesi: Tutto dovrebbe finire il 18 novembre quando ci sarà la relazione finale di Pillon (pensando al suo omonimo Bepi, quanto vorremmo fare un ‘Di qua o di là’ con De Zerbi…). Da lì il Comune di Sala dovrà entro due mesi preparare un dossier, da mandare a Inter e Milan, che a quel punto diranno se intendono andare avanti con questo progetto (i cui costi sono già lievitati a 1,3 miliardi, per l’aumento dei prezzi dei materiali: magari si punterà sul DAS) o dire stop. Ma a gennaio Zhang ci sarà ancora? Meno incognite dal lato politico, visto che a Milano il partito del cemento unisce PD e destra. Quanto al discorso culturale, noi di base siamo favorevoli alle cose nuove e ci piacerebbe che Inter e Milan avessero un loro stadio. Ma lo stadio nuovo si può fare in mille altri posti, le zone disastrate da riqualificare non mancano.

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