Grease, Sandy e Danny contro Juventus e Real Madrid

5 Maggio 2015 di Paolo Morati

Grease

Grease è un film che ha fatto epoca per la storia, le musiche e i protagonisti. Uscito nel 1978, ricordiamo che all’epoca si mormorava sottovoce tra gli adulti “mia figlia è andata a vedere Grease…”, per non far sentire ai più piccoli di cosa si trattasse. Noi eravamo ancora in quella categoria, ma quando lo vedemmo in tv non ci scandalizzò poi tanto (ma mi faccia il piacere, direbbe Totò…) e paragonato a quanto offrono oggi serial e compagnia fa anche piuttosto sorridere nel trattare alcune tematiche (sesso compreso) in modo del tutto pudico e per nulla esplicito. Ispirato all’omonimo musical uscito nel 1971, Grease racconta una storia normale dell’America delle high school, quella degli anni Cinquanta narrata anche in Happy Days, con il bulletto che si innamora della brava ragazza, le sfide tra band rivali, i litigi e le riappacificazioni con il lieto fine sentimentale e inevitabile. Potrebbe sembrare quindi un film con poco di nuovo da raccontare, edulcorato, e invece raccolse uno straordinario successo entrando di diritto nella memoria dei film generazionali più famosi della storia.

Il perché è presto detto. A cominciare dai due protagonisti – John Travolta/Danny Zuko e Olivia Newton John/Sandy Olsson – perfettamente calati nelle due parti antagoniste e quindi calamitanti, con le kilate di brillantina (grease appunto) tra i capelli, lui, e il fiocco a legare i suoi, lei, nonostante la differenza di età nella vita reale (l’attrice australiana ha sei anni di più e all’epoca ne aveva già trenta… insomma una fuori corso), Grease è un film perfetto nei ritmi e nella storia. Affiancati da una strepitosa Stockard Channing/Betty Rizzo, vera coordinatrice della trasformazione (apparente?) di Sandy, la coppia trasmette gioia e preoccupazione per le cose che contano maggiormente nella vita dei ragazzi (e sarebbe il caso anche degli adulti), ossia i rapporti interpersonali. Il tutto con il contorno di canzoni che hanno fatto storia, a cominciare da You’re the one that I want, scritta appositamente per la versione cinematografica del musical, con il relativo spezzone di film rimasto impresso nella memoria come vera icona estetica e musicale.

Certo i tempi di Grease non ci sono più da decenni, un giubbotto di pelle e un po’ di ‘gel’ fra i capelli fanno sorridere, ma il messaggio buono (qualcuno direbbe buonista) resta chiaro. Se vi capita stasera guardatelo, lo danno su Italia 1 e ne vale la pena. C’è Juventus-Real Madrid, ma…

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