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Cinema

Giovane e bella

Stefano Olivari 20/02/2024

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Fra i registi francesi conosciuti fuori da Parigi il nostro preferito è François Ozon, per molte ragioni: la grande ironia, il fatto che i suoi tanti film non siano mai pallosi e la scelta delle attrici, sempre strafighe. In questo senso nessuna può superare Marine Vacht, protagonista di Giovane e bella (titolo originale Jeune et Jolie), film che abbiamo amato al cinema nel 2013 e che in televisione rivediamo sempre volentieri: stasera alle 23.15 su Cielo, dopo Inter-Atletico Madrid. Isabelle, la protagonista, è una diciassettenne (la Vacht all’epoca di anni ne aveva però 22) che scopre il sesso ma non ne è conquistata ed anzi è colpita dall’importanza che soprattutto gli uomini gli danno. Si iscrive a un sito di escort, per curiosità più che per soldi, ed ha subito un grande successo pur continuando formalmente a fare la vita di prima. Tutto funziona fino a quando un cliente ci rimane secco e la sua doppia vita viene scoperta, con la madre che la prende male, eccetera. Sembra la trama di Baby, anche se la serie di Netflix è di qualche anno più tardi, ma con qualche implicazione psicanalitica perché i francesi devono sempre tirarsela un po’. Splendida anche Charlotte Rampling, che interpreta la moglie del cliente morto, ma Marine Vacht è divina e non è sessista ricordarlo visto che a Carlo Delle Piane non venivano offerti gli stessi ruoli di Mastroianni o Gassman. Grande Ozon, fra l’altro unico regista gay dell’universo a non avere la fissa dei gay.

stefano@indiscreto.net

 

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