Giornalismo capriccista

25 Luglio 2011 di Anna Laura

di Anna Laura
Una guerra, a base di commenti. E’ quello che sta accadendo a margine del post sulle capacità premonitrici al contrario di Agnelli. Un atteggiamento caratteristico del mondo del calcio: voler avere ragione.
Tra tutti gli atteggiamenti è il più grave e pericoloso: si fanno le guerre per avere ragione, gli amori finiscono per avere ragione, si uccide per avere ragione. Un atteggiamento che forse ha le sue radici nelle linee pedagogico-educative illuminate degli anni Ottanta, linee che prevedevano un’educazione priva di no. Questa impostazione ha prodotto una generazione di bambini che facevano continui capricci per ottenere qualsiasi cosa e la ottenevano. Poi ci si rende adesso conto che i capricci di un tempo sono diventati le coltellate di oggi, gli stupri delle ex, e a un livello appena sotto lo stalking, l’assassinio del taxista che aveva investito involontariamente un cane che forse non sopportava questi capricciosi. Anche lì la pedagogia ha colpito, sono intervenuti giudici capricciosi che hanno sentenziato: 16 anni all’assassino. Colpa del capriccismo. In questo quadro desolante, si è innescata la questione Calciopoli, che ha fatto si che si innescasse un gigantesco processo con tutti gli attori giuridici. Accusati che diventano accusatori e accusatori che diventano accusati, cene di pacificazione allestite da quelli che hanno cominciato la guerra, quando si poteva mettere una pietra sul passato, e giornalisti che appartenevano ad una certa parte che si stracciano le vesti come le vedove meridionali davanti ad un assassinio di mafia davanti alle telecamere. Una consuetudine dell’apparenza. Una modulazione del comportamento totale. Mi viene in mente una poesia: ‘Mi sdraio, guardo il cielo, sento il crepitare di qualche fuoco di legna. Un profumo di calma si diffonde nei fiori, e tutto il mondo respira’. Ma forse per il capriccismo andrebbe meglio una farse di Danny Glover in Arma letale: ‘Sono troppo vecchio per queste stronzate’.

Anna Laura
(in esclusiva per Indiscreto)

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