Fuggire dagli insetti con Lady Bug

14 Gennaio 2021 di Paolo Morati

Il retrogaming sta avendo un successo straordinario e quindi oggi ricordiamo un altro videogioco a cui siamo rimasti particolarmente affezionati, Lady Bug. Siamo nel 1981 e sull’onda di Pac-Man i produttori, in questo caso la Universal, fanno a gara nel lanciare labirinti da percorrere fuggendo da nemici pericolosi. In questo caso parliamo di una coccinella inseguita da altri insetti, intenti a catturarla per papparsela. Un grandissimo successo arcade, seguito da quello su Intellivision e ColecoVision, entrambe delle buone conversioni. 

Tra fiori da mangiare per completare ogni labirinto (16 in totale i livelli), teschi pericolosi, lettere da raccogliere per ottenere bonus (fino a una ambitissima partita in omaggio!), Lady Bug era un gioco di prontezza di riflessi e logica (con le giuste combinazioni si poteva sfuggire anche all’ultimo momento ai propri inseguitori). Importante anche raccogliere un vegetale per paralizzare per qualche secondo gli insetti avversari, che erano erano 8, e muoversi liberamente.

Colorato e divertente, di Lady Bug noi abbiamo ancora nelle orecchie i suoni che nelle sale giochi si sentivano ogni volta che la protagonista azionava una delle porte girevoli utile a fuggire da morte certa oppure uno dei suoi nemici stava per materializzarsi nel labirinto. E forse ancor più quello che segnalava la perdita di una delle vite della coccinella accompagnata da un vero tocco di poesia: una graziosa animazione con aureola e ali d’angelo che salivano verso l’alto. Bellissimo, anche se molti lo ritengono un’imitazione di Pac-Man.

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