Fastweb e la portabilità del ciclista

2 Settembre 2013 di Piersandro Guerrera

Essendo cliente Lentweb da anni (azienda nota anche come Fastweb per chi ha una ADSL Wholesale) lo scorso maggio sono stato contattato per l’ennesima volta da una telefonista di tale operatore per propormi un’offerta mobile. Con 10 euro al mese avrei avuto 500 minuti di telefonate, 500 SMS e Internet “illimitato” (2 GB a piena velocità, poi azzoppato a 64 Kbps), tariffa interessante rispetto a quella che avevo con 3 Italia da 29 euro al mese per 800 minuti/messaggi ma ben 10 GB di Internet. Tra le ‘perle’ ad uso dei consumatori con cui mi ha ammorbato spiccava il fatto che, secondo lei (ma evidentemente si trattava di una direttiva aziendale, non è che i telefonisti si mettano a improvvisare), Fastweb avesse adesso anche una rete mobile sua (???) e non si appoggiasse più a 3 Italia per la rete, quindi non ci sarebbe stato più roaming. Già questo doveva farmi capire con quali cialtroni avessi a che fare, ma visto il prezzo e la comodità di ricevere le due SIM direttamente a casa risparmiando 20 euro sul canone di abbonamento mobile mi convinsi comunque ad andare avanti.

Un lunedì di giugno ricevo un SMS che mi avvisa che due giorni dopo il mio numero di telefono sarebbe passato a Fastweb. Resto allibito: le due SIM non le avevo ancora ricevute e questi facevano comunque la portabilità? Chiamo immediatamente il call center che mi avvisa che le SIM a loro risultavano consegnate il venerdì precedente a una non meglio identificata persona con un nome pseudo orientale, ma non si sa a quale indirizzo. Mi dicono di chiamare 3 Italia per bloccare la portabilità, cosa che faccio immediatamente ma ricevo naturalmente una risposta negativa in quanto per legge questa operazione non è più permessa. Richiamo allarmato il call center di Fastweb, che mi tranquillizza dicendo di andare presso un negozio Fastweb e farmi fare un duplicato delle due SIM: la portabilità sarebbe andata a buon fine lì. Prendo la bici, percorro 20 km per arrivare fino al negozio più vicino della mia zona, mi faccio fare un duplicato delle SIM e pago 10 euro. Una delle SIM era per mio fratello, che vive a Roma, corro all’ufficio postale e invio una Raccomandata 1 con il suo duplicato. Torno a casa e attendo. Il giorno dopo per sicurezza richiamo Fastweb che mi dice di “stare tranquillo”, che non sarei rimasto isolato.

Mercoledì mattina puntualmente la SIM di 3 Italia smette di funzionare e il duplicato non si attiva. Chiamo ancora Fastweb che, per bocca di una signorina, mi avverte che per la portabilità potrebbero trascorrere anche 24 ore. Insisto sul fatto che mi sembra assurdo restare isolato in fase di portabilità, ma per loro sembra tutto normale. Passata la mezzanotte ho ancora il telefono isolato, alle 8.30 del giovedì chiamo e un operatore mi avverte che a loro non risultava il passaggio della SIM provvisoria a un’altra e che sarei dovuto andare in un negozio Fastweb a farmi duplicare nuovamente le SIM, questa volta “gratis”. Per fortuna mio fratello a Roma con una delega e una fotocopia del mio documento riesce a ottenere la sua SIM nel negozio a 500 metri da casa sua. Io invece, sempre in sella alla mia fida bicicletta, devo pedalare 20 km farmi fare un duplicato, scoprire che i 10 euro estorti la volta precedente erano dovuti al fatto che loro questo servizio lo facevano “per sport” e finalmente ottengo il mio telefono nuovamente operativo dopo circa 28 ore. Naturalmente Fastweb si appoggia esclusivamente alla rete 3 Italia e va in roaming su TIM come prima. La rete è più lenta, le notifiche di molte applicazioni non arrivano fino a quando non apro l’applicazione stessa e spesso risulto irraggiungibile pur con copertura piena. Riesco per lo meno a ottenere 10 euro di rimborso per i duplicati (inutili) delle SIM fatte il giorno del disastro. Dopo una settimana sono passato nuovamente a 3 Italia. Pago nuovamente 30 euro, questa volta per un abbonamento Top Infinito, ma le cose funzionano come si deve.

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