C’è ancora domani è un bel film

24 Novembre 2023 di Paolo Morati

C’è ancora domani è il fenomeno cinematografico dell’anno in Italia, senza alcun dubbio. Il film diretto e interpretato da Paola Cortellesi ha superato ogni aspettativa di incasso, ma anche di successo in generale, battendo di gran lunga la concorrenza straniera. Anche noi lo abbiamo visto e, premessa d’obbligo, erano decenni che non sentivamo un fragoroso applauso alla fine di una proiezione. Ma non solo: il pubblico in sala era talmente coinvolto dalle situazioni, quelle leggere così come quelle drammatiche (presentate, violenze comprese, senza mostrarle esplicitamente ma con un espediente recitativo), da esprimere ad alta voce i diversi sentimenti: che fossero risate o timori per la protagonista.

Ed è probabilmente questo il vero valore di una storia raccontata in bianco e nero (a dire vero un po’ spento rispetto ai nostri gusti, colpa del digitale?) e ambientata nel 1946, ossia con la fine della Seconda Guerra Mondiale e la presenza degli americani in Italia. Al di là dei riferimenti al neorealismo, C’è ancora domani è un bel film, diretto bene (opera prima di Paola Cortellesi) ma soprattutto con protagonisti al loro meglio. Oltre alla stessa Cortellesi (nel ruolo di Delia) e a uno strepitoso Valerio Mastandrea (Ivano Santucci, il marito violento che ha fatto due guerre) è tutto il cast che regge la scena, anche a livello generazionale: dal nonno Santucci (Giorgio Colangeli) fino ai due ragazzini che interpretano i figli maschi della coppia.

Tanti i momenti che si ricordano, compreso il finale a sorpresa, supportati anche da una colonna sonora fatta di canzoni ben selezionate. Lasciando a chi si intende di tecnica cinematografica il giudizio (appunto) tecnico, C’è ancora domani è un film da vedere non (solo) per il messaggio – di cui si sta discutendo ampiamente – ma (anche) perché è appunto un film coinvolgente. Un film che è riuscito a conquistare chi ormai corre al cinema solo per vedere super eroi ed effetti speciali – annoiandosi a ogni rallentamento di azione – e a portare in sala chi dichiara genericamente di non apprezzare i film italiani. In attesa di (e del) domani.

info@indiscreto.net

Share this article