Carlo Conti o Amadeus?

22 Maggio 2024 di Stefano Olivari

Carlo Conti o Amadeus? Carlo Conti condurrà l’edizione 2025 del Festival di Sanremo e anche quella 2026, adesso è ufficiale dopo che per settimane, dopo la firma di Amadeus per Discovery, il totonomi ha tirato fuori di tutto fino a una teorica finale fra la sicurezza data da Conti, come credibilità e come ascolti, e la relativa novità di Alessandro Cattelan o Stefano De Martino (il vero mistero italiano, altro che Mattei o Moro), a seconda che la RAI puntasse a buone critiche o al target di Amici. Alla fine ha prevalso la scelta più logica, visto che Conti nel nel triennio 2015-2016-2017 aveva rilanciato il Festival che con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto aveva toccato il punto più basso dell’era moderna: la serata finale del 2014 è la meno vista da quando esiste l’Auditel.

Carlo Conti che presenta Sanremo 205 e 2026, quindi, con la prevedibile overdose di comici e personaggi toscani (Panariello che imita Renato Zero, Ceccherini che dice ‘topa’ e ‘si tromba’, Pieraccioni che presenta il nuovo film), con la sua giustificata antipatia verso i rapper-trapper e con la sua idea, giusta, che occorrano ospiti internazionali che di professione facciano i cantanti, non attori bolsi che vengano a smarchettare. Ricordiamo che nei suoi tre Sanremo si sono visti fra gli altri Imagine Dragons, Spandau Ballet, Ed Sheeran, Elton John, Ricky Martin, Robbie Williams… Poi raramente i picchi di ascolto sono sulle canzoni, ma è un altro discorso.

Il nostro Di qua o di là è quindi semplice, come noi che ogni anno aspettiamo Sanremo per vivere la nostra settimana di follia pop: chi è il conduttore ideale di Sanremo? Quello al quale daremmo l’incarico se fossimo direttore generale della RAI… Carlo Conti o Amadeus? Proponiamo anche altri nomi che sono circolati e gettiamo subito la maschera: noi vorremmo Pippo Baudo, la valletta bionda e la valletta bruna, nessun ospite non musicale, il palcoscenico pieno di fiori perché nelle sue versioni recenti sembrava di essere a X Factor. Vorremmo vedere rispettata l’Italia che sogna Sanremo e non quella che lo disprezza ma trova utile farsi pubblicità di fronte a 15 milioni di telespettatori. Conti o Amadeus?

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