Stefano Olivari

Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.

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    La fine svizzera

    Sette anni di lavoro di Kobi Kuhn non meritavano un' epilogo come quello di ieri sera, sotto il diluvio universale e contro la squadra più detestata dagli svizzeri (con buone ragioni, ricordando la gazzarra mondiale di Istanbul). Fatta eccezione ovviamente per i turchi di origine Inler, Derdiyok e Yakin, che peraltro sono stati fra i migliori [' ]

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    Il rendimento di Nadal

    Le quote del bookmaker, trasformate in probabilità (esempio: 1,20 significa 83,3%) e sommate, danno sempre più di 100. La parte oltre il 100 è il margine matematico nei confronti dello scommettitore, ma non significa che il banco vinca sempre. Se tutti puntassero su un risultato, anche pagato poco, qualsiasi banco potrebbe saltare. Nadal contro Piripicchio [' ]

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    La bufera su Capello

    Parlavamo prima di Scolari, che secondo molti giornali inglesi sarebbe stato sponsorizzato presso Abramovich da Fabio Capello. Non che uno con il curriculum di Scolari avesse bisogno di presentazioni, anche prestigiose come quelle del c.t. della nazionale inglese, ma la cosa ci ha incuriosito perchè saranno proprio i media a decidere il futuro di Capello [' ]

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    I nemici di Donadoni

    Nel discorso sui c.t. in scadenza potrebbe rientrare benissimo Donadoni con il suo prolungamento farlocco, ma forse in questo caso il c.t. in scadenza è anche un c.t. delegittimato: basti pensare ai toni usati da Buffon e da altri azzurri nell' analizzare la partita con l' Olanda. La situazione è meno semplice di quello che sembra, perché [' ]

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    Maestri e Scolari

    La teoria classica afferma che i giocatori tendono a seguire meno un allenatore in scadenza (non necessariamente di contratto, anche solo di fiducia da parte dei dirigenti), ma la realtà e gli albi d' oro direbbero proprio il contrario: chi sa creare un clima positivo riesce a trasformare il torneo d' addio in un ultimo urrah in [' ]

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    Quel treno per Berna

    1. L’Europeo in Svizzera è un’ottima occasione che viene data al tifoso italiano di assistere a una grande manifestazione dal vivo. E’ un Paese vicino, tranquillo, i mezzi pubblici sono comodi e, sarà una banalità dirlo, quasi sempre in orario. Un’occasione per gustarsi l’evento dal vivo, dicevamo, infatti se si dà un’occhiata al calendario delle [' ]

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    L’attacco spagnolo

    Squadra ideale aggiornata con il solito 4-4-2, oggi un po' più credibile visto che sono scesi in campo tutti: Petr Cech (Edwin Van der Sar)– Philipp Lahm (Cosmin Contra), Robert Kovac (Olof Mellberg), Pepe (Josip Simunic), Giovanni Van Bronckhorst (Joan Capdevila) ' Colin Kazim-Richards (Marcos Senna), Orlando Engelaar (Torsten Frings), Joao Moutinho (Konstantin Zyrianov), Lukas [' ]

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    Donadoni linciato

    A proposito, indecente il clima mediatico che si è creato intorno al c.t. più solo da Edmondo Fabbri ai giorni nostri: anche più del Bearzot pre-Spagna, che almeno aveva qualche adoratore fra i giornalisti che contavano. Tutto quello che i quotidiani e le tivù non possono dire di quei quattro club che li fanno campare [' ]

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    Il confronto con la Borsa

    A proposito, indecente il clima mediatico che si è creato intorno al c.t. più solo da Edmondo Fabbri ai giorni nostri: anche più del Bearzot pre-Spagna, che almeno aveva qualche adoratore fra i giornalisti che contavano. Tutto quello che i quotidiani e le tivù non possono dire di quei quattro club che li fanno campare [' ]

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    Le tendenze dell’Europeo

    Le tendenze, dicevamo. La prima è la scarsezza di molti reparti offensivi, che non va letta come vittoria delle difese ma proprio come limite di molti singoli e soprattutto dei loro allenatori. Perchè a mancare non sono banalmente i gol (esattamente due a partita di media), ma proprio le occasioni create dai centrocampisti offensivi: quasi [' ]