Il Papa ha detto una stupidaggine, succede a tutti

17 Maggio 2016 di Biro

Vivendo tutto il giorno in casa, al massimo sul terrazzo, ho il tempo di leggere molti giornali e di seguire quasi ogni talk show televisivo. Eppure mi sono perso quelle poche dure prese di posizione (ci saranno state, ma me le sono perse) contro la frase del Papa di qualche giorno fa, che ha messo in relazione l’amore di alcuni umani per gli animali con il disinteresse per la sorte dei propri vicini di casa, sia reali che metaforici. Una stupidaggine sia al primo livello di lettura, quello materiale (come se l’euro per la scatoletta di Monge o Gourmet fosse di per sé uno spreco: secondo voi chi non ha animali diventa automaticamente finanziatore di ospedali in Africa?), sia soprattutto al secondo, quello relazionale. In altre parole, Francesco insinua che l’investimento emotivo sul rapporto con un cane o un gatto sia meno intenso ed in ogni caso meno ‘importante’ di quello con un umano, oltre che in qualche modo concorrenziale e succedaneo. Mi permetto di rispondergli. Uno: chi maltratta o ritiene semplici oggetti gli animali ha spesso lo stesso atteggiamento con altri esseri umani, dai figli ai mitici ‘vicini’. Due: Francesco dà per scontato che gli animali siano esseri inferiori e qui ognuno rimane delle sue idee, dopo decenni di dibattito su specismo e antispecismo. È vero, non diamo alcun contributo al progresso del mondo, ma quale contributo dà il mio amministratore scrivendo di Felipe Melo e di Brocchi? E chi è interessato soltanto al prossimo weekend, a uno scatto di anzianità, al ruttino di suo nipote? Uomini da bruciare, per citare Renato Zero. Tre: io non sono sono ovviamente religioso, ma credo che il messaggio cristiano non sia quello di mettere in secondo piano chi è più debole e meno ‘utile’. La superiorità dell’uomo nei confronti degli animali è soltanto tecnica, ma qualcuno pensa che Dio abbia creato l’uomo per macellarci (magari in maniera halal, tocco di classe) ed in ogni caso sopraffarci. Anche il nonno malato di Alzheimer non è utile e la sua capacità relazionale non è certo superiore a quella di un gatto, ma non per questo lo considerate inferiore. E quindi? Papa Francesco sta facendo cose buone e cose meno buone, come tutti. Questa volta ha detto una stupidaggine, di cui forse si è pentito visto che non rispecchia esattamente il suo pensiero sugli animali. Succede anche ai migliori, anche se è tutto da dimostrare che lui sia fra i migliori (secondo il mio amministratore è il peggior Papa dai tempi dei Borgia). Ma la notizia è che non si può criticare in forma diretta, le supercazzole teologiche non valgono, neppure sui media laici, perché anche agli occhi di molti laici le grandi religioni sono misteriosamente degne di deferenza. Io sono anziano (ho appena computo 14 anni) e il problema mi tocca poco, ma mi dispiace per voi umani e per l’Italia in particolare.

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