logo

Economia

WhatsApp Pay, successo assicurato

Indiscreto 17/06/2020

article-post

Cos’è WhatsApp Pay? Niente di rivoluzionario, nonostante l’enfasi dell’annuncio di Mark Zuckerberg, visto che Facebook nel 2014 ha comprato WhatsApp per un ventello di miliardi di dollari . Nient’altro che un modo istantaneo per scambiarsi denaro, fra utenti di WhatsApp, appoggiandosi su conti aperti su WhatsApp stesso, a loro volta appoggiati a carte di credito o ad altri sistemi. Insomma, una specie PayPal ma con una base di clientela enorme già pronta visto che è già su WhatsApp per motivi diversi dal pagare.

Chi userà quindi WhatsApp Pay? Il cui servizio è stato appena lanciato in Brasile (secondo mercato mondiale per l’applicazione) come test, in attesa di India (il primo), Indonesia e resto del mondo. Curiosamente negli Stati Uniti, cioè nella madrepatria, è molto più utilizzato il cugino Messenger di Facebook, dal 56,8% degli utenti mobile, contro il 12,1 di WhatsApp (Fonte: Statista), anche se la tendenza di WhatsApp è al recupero e altre rilevazioni dicono che Messenger negli USA valga la metà di WhatsApp (per questo ci piace integrare i dati con l’osservazione empirica da mezzi pubblici). Parentesi: negli Stati chi è dentro al mondo Apple è portato ad utilizzare iMessage più di quanto non si faccia da noi, non ne sappiamo le ragioni.

E in Italia? Il campionato dell’Instant messaging è stravinto da WhatsApp, usato da 32 milioni di persone (fonte: eMarketer), davanti ai 23 milioni di Messenger e ai più staccati Telegram e Skype. Chiaramente ci sono duplicazioni: noi ad esempio preferiamo Messenger, ma abbiamo scaricato anche WhatsApp perché molti nostri conoscenti non concepiscono una vita senza WhatsApp e non sanno nemmeno più come allegare una foto ad una email. Confessiamo anche l’iscrizione a Telegram, in omaggio agli hacker russi che già sono scatenati contro Biden e Zingaretti.

Tornando a WhatsApp Pay, il vero confronto sarebbe in definitiva da fare con la cinese WeChat, che sul fronte dei pagamenti è molto più avanti. Certo Zuckerberg propone lo stesso schema in un contesto che ci è più familiare e simpatico, quindi generante la fiducia necessaria a far funzionare i pagamenti sul web. Idea non originale, ma successo assicurato, senza nemmeno dare fastidio ai manovratori come era stato per il Libra.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Sono Cesare Ragazzi

    La morte di Cesare Ragazzi è quella di un imprenditore che ha messo la faccia, nel vero senso dell’espressione, sul proprio prodotto e che è diventato lui stesso il prodotto. Una cosa oggi scontata, in un’epoca in cui tutti parlano di personal branding, ma negli anni Settanta molto meno. Non avevamo più notizie di lui […]

  • preview

    Negozi chiusi nei giorni festivi

    Vogliamo un’Italia in cui i negozi tornino a essere chiusi nei giorni festivi? Nemmeno il tempo di scrivere un post su Milei ed ecco la classica proposta di destra che piace tanto alla sinistra, visto che arriva da Fratelli d’Italia ed è stata presentata ieri alla Camera. La proposta non è comunque estrema, visto che […]

  • preview

    Milei oltre la motosega

    Javier Milei è un bene o un male per l’Argentina? E nell’Italia in cui tanti pensano di cavarsela truffando lo Stato per l’eternità potrà mai esserci un Milei? Districandoci fra i pezzi di colore sulla motosega, sui cani, sullo spiritismo, eccetera, sono domande che ci siamo posti dopo avere visto il presidente argentino ad Atreju, […]