Un 2009 pieno di Roberto Valdata

31 Dicembre 2008 di Stefano Olivari

Non crediamo ai proclami ed alle buone intenzioni sbandierate in un mondo di cattivi che non comprendono la nostra nobiltà d’animo: contano i gesti, le opere, gli sforzi per quanto inutili possano sembrare. Per questo auguriamo a tutti, a noi pavesiani vigliacchi per primi, di poter essere nel 2009 dei piccoli Roberto Valdata. Roberto Valdata, il militare della Guardia di Finanza morto assiderato in un’oasi naturalistica in provincia di Cuneo nel tentativo di salvare la vita ad un capriolo. Valdata era nel suo giorno di riposo ma stava lo stesso facendo una camminata di perlustrazione con Upi, il cane lupo che stava addestrando. Notando il capriolo in difficoltà nei pressi di un canale, si è sporto per aiutarlo ma nonostante l’esperienza fatta in mille situazioni simili (Valdata aveva 37 anni e faceva parte del Soccorso Alpino) è scivolato nell’acqua ghiacciata ed è stato trascinato via dalla corrente. Upi ha abbaiato tutta la notte, ma i soccorsi sono arrivati troppo tardi. Abbiamo ascoltato la notizia ieri sera al Tg2, e subito dopo è andato in onda un servizio sui cenoni nelle varie regioni con tavolate su cui non mancavano i caprioli. Molti avranno pensato che quello di Valdata sia stato un eroismo inutile, che avrebbe fatto meglio a pensare ai fatti suoi e che morto un capriolo se ne fa un altro. Molti altri hanno però pensato che ne sia comunque valsa la pena. Auguri a tutti, ma soprattutto a quelli del secondo gruppo.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
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