Totti come Jonathan, rivoluzionario a sua insaputa

21 Aprile 2016 di Stefano Olivari

Confessiamo di esserci commossi per il Totti di ieri sera, non soltanto perché avevamo caricato sul gol live della Roma, senza pensare all’Inter che tanto si stava facendo male da sola. Ci siamo commossi al punto di aver seguito nel dopopartita Roma Channel (di culto Rizzitelli), Radio Radio e tutto ciò che di romano si può seguire a Milano, per respirare un po’ di quell’aria. Il sogno impossibile di fermare il tempo, il singolo contro il sistema (di gioco), l’appartenenza che non è soltanto un concetto catalano. Abbiamo sentito dentro tutto questo più il paragone, per noi scontato considerandolo il film definitivo, con Rollerball, il capolavoro di Norman Jewison girato nel 1975 e ambientato nel 2018 (…) in cui si immagina un mondo senza più nazioni e con un governo, appunto, mondiale. Amici tendenza Bilderberg della ‘cessione di sovranità’ e del ‘Ce lo chiedono l’ONU, l’Europa, il Papa’, vi ricorda qualcosa? Sul piano personale il parallelo fra Totti e Jonathan E. ci sta tutto. Perché Jonathan (interpretato da James Caan) non si mette  contro il governo, che gli chiede di ritirarsi perché sta avendo troppa presa sulle masse, o contro i suoi stessi dirigenti, perché per motivi ideologici sia contro questa forma soft di fascismo, dove l’aggressività viene canalizzata nello sport vissuto da spettatori. A Jonathan della politica non importa niente, soffre per la ex moglie che gli è stata ‘rubata’ da un membro del governo ma se ne è ormai fatto una ragione. Il punto è che lui vuole giocare, perché non sa fare altro e soprattutto perché quasi tutti gli chiedono di smettere di giocare, assicurandogli un remunerativo futuro da monumento vivente. Non è un rivoluzionario, dal sistema ha avuto quasi soltanto benefici e onori, non ha un progetto diverso dal giocare la prossima partita, ma è soltanto che non capisce il perché. Alla fine farà la sua scelta da uomo libero, contro quelli che vogliono cancellare la memoria e contro la sua stessa convenienza. Rivoluzionario a sua insaputa.

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