Sinner deve pagare le tasse in Italia?

2 Febbraio 2024 di Stefano Olivari

Jannik Sinner deve pagare le tasse in Italia? Ci sembra una domanda così stupida che nemmeno noi, schiavi del clickbait, abbiamo trovato il coraggio di proporla. Almeno fino ad oggi quando ci siamo cascati per mancanza di altre idee. Come si può chiedere di pagare le imposte sul reddito in Italia ad uno che davvero, e non con qualche trucco, risiede e si allena a Monte Carlo, oltre a giocare in tutto il mondo? Il pagamento delle tasse è legato alla cittadinanza in pochissimi paesi del mondo: il caso più famoso ovviamente gli Stati Uniti, per non dire l’Eritrea, poi ci sono alcuni casi (l’Ungheria, per fare un esempio di attualità) in cui la cittadinanza può essere usata come criterio in assenza di altri requisiti. Ma nel 90% del mondo, Italia compresa, si tiene conto della residenza. Non diciamo che sia giusto, anzi in molti casi non lo è perché il tuo paese quasi sempre ha contribuito alla tua formazione (e nelle regioni a statuto speciale anche di più) in maniera più che proporzionale alle imposte pagate dalla famiglia, però è la legge.

Eppure i giornalisti al soldo di editori domiciliati fiscalmente in Olanda, Lussemburgo, eccetera, quando nessuna delle loro attività si svolge in quei paesi, per non parlare degli inserzionisti, hanno intercettato quel sentimento populista che combattono soltanto quando lo cavalcano Salvini o Di Battista. Li capiamo, per chi vuole vedere nel fango le persone famose, meglio se senza alcun potere (da Totti a Chiara Ferragni), c’è un mercato e noi rispettiamo il mercato. Il problema, diversamente da altri casi, è che Sinner non ha fatto niente di illegale ma soltanto i propri interessi visto che se non incassasse milioni fra premi e sponsor nessuno di chi adesso spara la retorica del maestro o medico eroe sottopagato gli darebbe i soldi per pagare Cahill, Vagnozzi e tutti gli altri.

La novità è che per questo tipo di campagna del Cazzullo, che in altri casi di evasione vera sarebbe invece fondata, sono stati arruolati anche campioni del passato più o meno rosicanti, ultimo in ordine cronologico Livio Berruti. Che ha guadagnato meno di Sinner, o di Jacobs per fare un paragone più calzante, non perché fosse felice di guadagnare poco ma soltanto perché i tempi erano diversi. Difficile che a questo giro si faccia sentire Pietrangeli, visto che è cittadino monegasco, ma non si sa mai. Quindi ieri Mattarella ha abbracciato ed elogiato un evasore-elusore? O, scendendo di livello, un ingrato? Noi che paghiamo il 43% di IRPEF giriamo la domanda ai competenti, anche in materia fiscale. Sinner deve o dovrebbe pagare le tasse in Italia?

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