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Single senza percezioni

Anna Laura 28/08/2012

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Dopo tre settimane di assoluta lontananza da computer e tv, il ritorno è stato constatativo: il mondo si è fermato. Stesse notizie, stesse parole, stesso ritmo! L’assenza di “cracking words” è il vero tema di questo 2012. E’ attraverso le nuove parole che si possono indurre nuove sensazioni e questa stagnazione sensazionale (nel senso che c’è poco stimolo sensorio), produce sfinimento… Ci provano con i nomi alle ondate di calore; le nominano con i nomi più truci, che si possono trovare, ma la stagnazione sensazionale rimane. Dopo lo scoglionamento della parola “spread” , la gente  non produce più sensazioni. Adesso ci sarà un refrain sul riscaldamento globale, seguito da servizi su carestie , epidemie, guerre. Una escalation dell’orrore che pare non funzionare più. Persino in politica , le parole non producono più le conseguenti sensazioni. Bersani lo ha persino gridato: “Fassissti”, ma la parola è ormai vuota. Che sta succedendo? Non è che l’estrema virtualizzazione della comunicazione, delle amicizie , di ogni cosa , ha reso o sta rendendo virtuale anche la nostra percezione? Stiamo diventando single percettivi? Un sacco di domande che nessuno si pone perchè non esiste un linguaggio adeguato, non esistono le parole… Abbiamo fatto una fuga in avanti solo tecnologica, anzi solo tecno perchè logica vuole che il linguaggio macchina sia quello che è: linguaggio della macchina, appunto. Cosi con questo senso di disorientamento  interno, torniamo dalle ferie e re-indossiamo ancora la vecchia identità, che usa quel linguaggio… I rapporti diventano sempre più silenziosi, fatti di gesti, di indizi fisiognomici, di smorfie. L’impossibilità di pronunciare le faccine virtuali , di pronunciare la “P” della linguaccia ci sta facendo regredire anche mentalmente. Perchè c’è connessione tra il vocabolario personale e il proprio mondo interno, ma nessuno se ne cura. Anche l’uso dell’inglese nelle operazioni di comunicazione diventa vuoto. Spending rewiev ne è un esempio.  Sarebbe stata una buona operazione , che avrebbe prodotto aspettative, sensazioni, ma è stata pensata apposta cosi , per il fatto che non di queste sensazioni ha bisogno il sistema dei furbi che  si è instaurato.  Vediamo che succede, ma questo processo di trasformarci in esseri tecno-logici, questo processo desensazionale , pare avere un momento di stasi. Se non ci sono parole nuove , succede spesso che si torni alle vecchie, magari confortevoli parole di un tempo:amore e cuore. Io ci spero!

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