Siamo tutti Trekker

7 Agosto 2023 di Paolo Morati

Abbiamo visto di recente Trek IT! il documentario di Marcello Rossi e Roberto Baldassari che racconta la storia dello STIC, Star Trek Italian Club, il club fondato nel 1986 da Alberto Lisiero e dedicato appunto a Star Trek. Un racconto dalla viva voce di che ne fa parte, tra professionisti e appassionati, percorrendo le origini di una passione comune scatenata da quando Telemontecarlo trasmise per la prima volta in lingua italiana, irradiandola anche su parte del nostro territorio, la prima puntata della storica serie all’epoca sottotitolata Destinazione cosmo.

Era il 1° maggio 1979, addirittura 13 anni dopo la prima messa in onda negli Stati Uniti (cosa impensabile oggi) dove il successo della fantascienza secondo Gene Roddenberry era in realtà stato inizialmente scarso. E da allora per molte persone niente è stato più come prima. Persone che però, quando in Italia ancora Spock era conosciuto come ‘Spack’, pensavano di essere le uniche con quella passione. Via via, e anche per puro caso, hanno invece scoperto di condividerla con molti altri. Ecco che Trek It! dettaglia tutto questo nelle parole delle sue ‘tessere’ ma anche con tante immagini e foto d’epoca, compresi ritagli di giornale e le primissime fanzine composte a mano e fotocopiate. Per arrivare ai raduni, anzi le ‘convention’.

Convention via via sempre più numerose, con ospiti di eccezione, e costumi nonché scenografie a immergere gli appassionati in un universo parallelo dove il sogno comune ti porta là dove nessun uomo è mai giunto prima. La visione di Trek IT! risulta fondamentale non solo per capire cosa sta dietro una serie di culto e i suoi adepti, ma soprattuto come le passioni possano effettivamente essere il punto di svago (o fuga?) dalla vita. Illuminante in tal senso cosa dice uno degli intervistati, professionista con tanto di orecchie da vulcaniano e costime di ordinanza, sul ruolo di purificazione e disintossicazione dei loro incontri. Insomma, fuggire per un attimo dalla realtà, vera o falsa che sia, per ritrovarsi in un’altra parallela, estremamente appagante, al di là del fatto che ci siano vulcaniani, ferengi, klingon e romulani, o i protagonisti di altri mondi alternativi.

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