Politica

Referendum 2025, voto o astensione?

Indiscreto 08/06/2025

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Voto o astensione? Mai come per i referendum per cui si vota, o non vota, oggi e domani il dibattito è stato centrato sul diritto all’astensione, più che sul merito dei quesiti visto che gli schieramenti sono chiari: chi più o meno è di sinistra (con l’asterisco renziano) voterà Sì, chi più o meno è di destra voterà No oppure non voterà. Va da sé che chi è indifferente ai temi proposti, o anche soltanto al tecnicismo delle domande, non andrà a votare.

Abbiamo letto negli ultimi giorni i pareri di qualsiasi tipo di giurista e abbiamo le idee più confuse di prima sul fatto che votare ai referendum sia in qualche modo un dovere civico (non un obbligo, quello non lo è nemmeno il voto alle politiche), comunque la si pensi. Personalmente abbiamo sempre ritenuto antisportivo il quorum, dando quindi a chi non vota lo stesso peso di chi vota, ma capiamo il motivo per cui esiste e cioè che una minoranza compatta non possa cancellare una legge espressione della maggioranza.

A questo giro del 2025 stiamo cambiando idea anche se ad almeno un quesito (il numero 4, quello sugli appalti e al sicurezza sul lavoro) voteremmo con decisione Sì. Perché si è innescato un meccanismo per cui andranno a votare pochissimi di centro-destra, nonostante i quattro quesiti sul lavoro siano trasversali rispetto alle idee politiche (e in due casi addirittura riguardino l’abrogazione di leggi fatte dalla sinistra, per quanto renziana) e solo quello sulla cittadinanza sia un tema davvero comprensibile a tutti, cioè in linea con lo spirito dei referendum. In altre parole il tema del lavoro è, secondo noi, il trucco con cui far passare il dimezzamento dei tempi per la cittadinanza, con conseguente cambio dalla sera alla mattina del corpo elettorale, visto che potrebbe riguardare 2,5 milioni di persone. E quindi, voto o astensione? Noi siamo indecisi anche sull’indecisione, però andiamo verso l’astensione come minimo selettiva, cioè ritirare soltanto alcune schede stando attenti a non venire conteggiati per tutte.

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