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Playoff NBA, quante squadre sono già qualificate

Indiscreto 04/04/2019

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Mercoledì prossimo, per noi giovedì mattina, finisce la stagione regolare di una NBA di cui quest’anno abbiamo parlato poco per una buona ragione: l’abbiamo seguita con costanza, grazie al canale 206 di Sky, ma senza entusiasmo. Ci ha scaldato molto di più l’Eurolega su Eurosport Player, con partite vere o semi-vere anche quando le premesse erano altre. Il circo, sia pure con protagonisti i migliori giocatori del mondo, contro lo sport, sia pure con alcuni difetti del suddetto circo. Però adesso il circo diventa una cosa seria e per due mesi diventerà difficile guardare altro, o frequentare un social media sperando che qualcuno non ti dica i risultati della notte. Certo non avendo niente da fare staremmo svegli fino all’alba, come un tempo, invece di registrare…

Chi sono le squadre che parteciperanno ai playoff, con partenza sabato 13? Le otto della Eastern Conference saranno Milwaukee Bucks, Toronto Raptors, Philadelphia 76ers, Boston Celtics e Indiana Pacers, già sicure della qualificazione (ma non delle rispettive posizioni, perché alcuni record sono vicini), più tre fra Pistons, Nets, Magic e Heat, considerando impossibile la rimonta degli Hornets. Le otto della Western Conference sono invece tutte già decise, pur nell’incertezza delle posizioni, che non è un dettaglio ma la base della compilazione di un tabellone rigidamente tennistico: 1-8, 4-5, 3-6, 2-7. Golden State Warriors, Denver Nuggets, Houston Rockets, Portland Trail Blazers, Utah Jazz, Los Angeles Clippers, Oklahoma City Thunder, San Antonio Spurs. Insomma, 13 sono già sicure.

Invitiamo a leggere queste riflessioni di Sergio Tavcar: immenso perché non è necessario essere d’accordo con lui per apprezzarlo. Troviamo che la NBA di questi ultimi anni sia qualcosa di sempre più estraneo alla nostra cultura e non certo perché riteniamo che i vecchi tempi fossero meglio, anzi: proprio perché vediamo pallacanestro dai primi anni Settanta riteniamo che i Golden State Warriors attuali siano la squadra più forte degli ultimi cinquant’anni, mettendo insieme (quando fanno sul serio) attacco e difesa. Paradossalmente ci piaceva di più la NBA degli americani di questa in cui i cosiddetti international players sono spesso importanti, ma non sapremmo spiegare perché.

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