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Piano Solo

Stefano Olivari 31/07/2012

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Al centesimo articolo letto su Twitter e i Giochi Olimpici gli occhi diventano pallati come quelli di Fantozzi dopo la millesima tribuna politica in Fantozzi subisce ancora: sembra che un social network abbia il potere di trasformare persone di spessore, di solito dedite a studi filosofici e scientifici, in cretini che scrivono frasi razziste, insultano gli avversari, mettono in piazza i fatti privati dei compagni. L’unico caso che fa storia a sè è quello di Hope Solo, il portiere della nazionale di calcio (femminile) Usa, che non ha turbato la nostra moralità da divano ma ha scatenato un dibattito mediatico tutto statunitense che abbiamo seguito attraverso… Twitter. In pratica la Solo (account @hopesolo, gli altri sono fakissimi) non ha gradito le critiche televisive di Brandi Chastain (la sua esultanza dopo il rigore decisivo al Modiale 1999 è stata riproposta forse più volte di quella del Tardelli 1982) e lo ha fatto sapere. Fra i vari tweet, il più pesante è stato questo: ”Lay off commentating about defending and gking until you get more educated @brandichastain the game has changed from a decade ago”. E poi: “I feel bad 4 our fans that have 2 push mute, especially bc @arlowhite is fantastic.@brandichastain should be helping 2 grow the sport”. Traduzione: ex campionessa livorosa del cazzo, sta’ al tuo posto e sostieni la nazionale perché siamo tutti sulla stessa barca. Insomma, nessun insulto, al contrario di tutti gli altri casi che hanno generato titoli, ma una ideologia grottesca che è stata ormai interiorizzarta non solo dagli atleti (il cui problema è che non tollerano le critiche, essendo di solito circondati da figure paterne o da adulatori-scrocconi) ma dagli stessi giornalisti. E non solo negli Usa, ovviamente, basti pensare alla nostra ossessione per ‘gli azzurri’ che istituzionalizza un tifo che invece dovrebbe essere libero. A noi per essere felici bastano pochi minuti di Jasikevicius e in questo momento non ci sentiamo cattivi patrioti, pur guardando Lituania-Nigeria invece del quarto di finale di Cassarà.

Stefano Olivari. 31 luglio 2012

 

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