Perché le donne vanno in pensione prima

1 Dicembre 2022 di Indiscreto

Perché le donne vanno in pensione prima degli uomini, in Italia e nella maggior parte dei paesi? Nell’eterno e per noi poco appassionante dibattito sulle pensioni, manco fossimo in una trasmissione di Floris con i cartelli ed i vecchi che seduti in cucina mostrano pile di documenti, non si fa mai questa domanda. La stessa discussione politica su Opzione Donna, pare il nome di un contraccettivo, parte dall’intangibilità di questo dogma. Incomprensibile prima, quando le donne italiane avevano figli ed il tempo lo avrebbero voluto da giovani, non da vecchie. Ancora più incomprensibile oggi, ma forse ci sfugge qualcosa e quindi chiediamo ai competenti. Che in materia pensionistica sono tanti, forse troppi.

Va detto che oggi in Italia le regole standard per andare in pensione mettono uomini e donne quasi sullo stesso piano, diversamente da come funzionava una volta soprattutto nel settore pubblico: abbiamo conosciuto di persona pensionate trentaquattrenni e pensionati trentanovenni, ma non escludiamo che qualcuno abbia fatto di meglio (cioè di peggio). La differenza la fanno le eccezioni e le opportunità, come appunto Opzione Donna, che nella sua formulazione in vigore (per il 2023 si vedrà) permette ad una donna di andare in pensione a 58 anni, se dipendente, o 59, se autonoma, con 35 anni di contributi e accettando il calcolo totalmente contributivo della pensione.

Non esiste invece una Opzione Uomo: fino a quest’anno valeva per tutti, trans compresi, la cosiddetta quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi), in futuro è probabile che l’età scenda a 62 ma con 41 anni di contributi. Ma soltanto la donna può scegliersi, sia pure ‘pagandoli’ con un assegno pensionistico inferiore, tre o quattro anni di vita da vivere in più. L’Opzione Donna nel progetto del governo Meloni dovrebbe avere criteri più restrittivi, ma non di tanto: il concetto non cambia. Ed in un’epoca in cui i padri cambiano i pannolini, riservando tutta la loro mascolinità alla visione di Benevento-Frosinone, è superato. Al di là del fatto che il calcolo totalmente contributivo della pensione, cioè quello che vale per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 in poi, in un paese civile dovrebbe consentire qualsiasi tipo di opzione, dal lasciare a 45 anni prendendo quasi niente al non lasciare mai.

stefano@indiscreto.net

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