Televisione

Chi è il padre di Paola Caruso

Indiscreto 18/04/2019

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Paola Caruso ha adesso la certezza che Imma sia la sua madre naturale: il test del Dna, letto in diretta durante la trasmissione di Barbara D’Urso del mercoledì sera, non lascia dubbi. Ieri dopo aver visto Manchester City-Tottenham (o era Sampdoria-Sassuolo? Spesso ci confondiamo) invece di rileggere la Recherche, come fa di solito l’Uomo Indiscreto, abbiamo cambiato canale e non siamo riusciti a scollarci da ‘Live – Non è la D’Urso’.

Forse la trasmissione simbolo della deriva trash di Canale 5, nella gestione di Pier Silvio Berlusconi sempre più lontano da quella classe media prevalentemente del Nord, ma non solo (basti pensare alla Sicilia), che suo padre si era coltivato con cura prima di passare all’incasso elettorale con Forza Italia.

Chi è Paola Caruso? Abbiamo scoperto che è nata a Catanzaro 34 anni fa, che è stata la ‘Bonas’ di ‘Avanti un altro’ (uno degli altri capolavori di Canale 5, trasmissione di Bonolis), che ha partecipato a vari reality show e che ha di recente avuto un figlio, Michelino (speriamo non si chiami davvero così), anche lui in mezzo a una storia di riconoscimenti e Dna. La vicenda, in estrema sintesi: durante un’intervista a Domenica Live, altra trasmissione della D’Urso, Paola Caruso ha rivelato di essere stata adottata e dopo avere visto questa intervista la sua presunta sorellastra si era messa in contatto con Canale 5 spiegando che sua (loro) madre Imma era stata costretta ad abbandonarla appena nata. Con l’inganno, perché la nonna le aveva detto che la bambina (Paola Caruso, quindi) era nata morta.

Ieri la lettura del test del Dna, in studio con mamma Imma: ovviamente sono risultate madre e figlia. L’abbraccio sulle note di ‘Mamma’, cantata da Beniamino Gigli, è stato sublime così come tutta la sceneggiatura. Storia d’altri tempi, da film con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, resa più moderna dal fatto che il vero padre sarebbe un calciatore del Catanzaro del 1984. Ecco, pensare che Paola Caruso possa in teoria essere figlia di Cervone, Bivi, Pino Lorenzo o Renzo Gobbo (per non parlare degli allenatori, Mariolino Corso e Mimmo Renna), ci ha entusiasmato più del gioco dell’Ajax. E da lobotomizzati veri siamo sopravvissuti anche a due blocchi pubblicitari, ascoltando le storie del fratello di Icardi, il tatuatore Guido, duramente criticato da Daniele Interrante.

Ma al di là di Paola Caruso cosa volevamo dire? Ovviamente una cosa che abbiamo già detto in passato, ma che ogni volta che capitiamo per caso su Canale 5 notiamo: un livellamento verso il basso della rete ammiraglia di Mediaset, in contrasto con quanto avviene per le riposizionate Retequattro e Italia Uno. Non è un discorso moralistico, perché riteniamo che sia giusto dare alla gente ciò che vuole e perché noi siamo i primi ad occuparci di stupidaggini, dopo avere analizzato le ricerche del momento su Google. Però è lo stesso interessante che uno dei due primi canali televisivi d’Italia insegua questo tipo di pubblico, un proletariato che ha rinunciato a qualsiasi ambizione di miglioramento. La fine dell’ascensore sociale spiegata meglio che da mille trattati.

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