Notte con Mannoni

6 Aprile 2023 di Stefano Olivari

Chi guarda Tg 3 Linea Notte condotto da Maurizio Mannoni? Domanda retorica, perché la risposta è la seguente: una parte significativa della redazione di Indiscreto, catturata dai ritmi lenti e dalla rassegna stampa di questo spazio di approfondimento curato da un giornalista che seguiamo fin dai tempi di Samarcanda, la trasmissione di Rai 3 con cui Michele Santoro inventò le piazze. O meglio: con cui diede loro una dignità televisiva. Un meccanismo poi degenerato, non per colpa di Santoro e meno che mai di Mannoni, che in seguito avrebbe fatto altro anche se guardandolo è difficile non pensare subito alla Rai 3 di Angelo Guglielmi e Sandro Curzi, e a quel finale di Prima Repubblica che riteniamo la parte più affascinante della Prima Repubblica.

Ma venendo al presente, il Tg3 Linea Notte di Mannoni ha il pregio di dare per scontata la conoscenza dei fatti principali, per questo punta molto sugli ospiti e su quello che dicono altri, con il conduttore apparentemente annoiato e imbolsito che passa dalla presentazione di un disco (l’altra notte l’ultimo di Eugenio Finardi) alla situazione in Siria, dalle proteste contro Macron agli sbarchi a Lampedusa. Nessun argomento è troppo leggero, ma nessuno viene trattato in maniera troppo pesante: insomma, quando non guardiamo un film la scelta è per noi fra Mannoni (fra l’altro interista) e un qualche insulso torneo su Supertennis. E non occorre essere di sinistra per rimanere incollati alla Botteri che parla di Trump. Tutto molto Prima Repubblica, a pensarci bene.

Il Tg3 Linea Notte di Mannoni è consegnato all’immortalità da una delle scene più divertenti della storia del cinema italiano, quando in Habemus Papam uno dei tanti esperti da talk show viene intervistato da Mannoni riguardo alla sparizione del Papa e lui biascica qualcosa vergognandosi del suo cialtronismo (è un film) con l’ammissione “Sto improvvisando” che fa scattare in tutti noi l’applauso. Perché molti degli esperti invitati da Mannoni e da altri (Floris è uno specialista nell’invitare i più presuntuosi, nonostante le mille previsioni sbagliate) sono davvero così: supercazzole con nomi e riferimenti sconosciuti ai più, toni professorali, nessun contraddittorio. Tg 3 Linea Notte non è una trasmissione per la Generazione Z, certo, ma per noi.

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