logo

Attualità

Nessuna nostalgia di Wembley e San Siro

Stefano Olivari 08/10/2020

article-post

Vent’anni fa, il 7 ottobre del 2000, si è giocata l’ultima partita nel vecchio Wembley: significativo ma anche casuale che sia stata Inghilterra-Germania, per le qualificazioni al Mondiale 2000. Vittoria tedesca con gol di Hamann e dimissioni da c.t. inglese di Kevin Keegan, prima dell’inizio dell’era Eriksson. Questo pretesto storico per dire che nessuno, se non fuori dall’Inghilterra, rimpiange il vecchio Wembley pur apprezzando i suoi 77 anni di gloriosa attività.

Stadio abbattuto due anni dopo, con la sua nuova versione inaugurata nel 2007 e da allora felicemente operativa, per gli eventi più diversi. Siamo stati tante volte nel vecchio Wembley per motivi nobili come le partite (fra le 23 viste lì ci piace ricordare un Lega inglese-Resto del mondo, con in campo Maradona e Bagni, ed un quadrangolare con la Sampdoria di Vialli e Mancini) ed altri ignobili come le scommesse sui greyhound, la cui pista era forse il tratto più caratteristico dello stadio. Nessuno ci toglierà i balli che abbiamo ballato, ma ci piace di più il nuovo.

Cosa vogliamo dire? Che gli stadi hanno una storia da conoscere e rispettare, ma che c’è stato un punto in cui questa storia è stata una novità. Dubitiamo che nel 1926 ci sia stato qualche comitato di residenti nimby di San Siro a protestare contro Piero Pirelli e il Milan, ma di sicuro qualche opposizione al progetto ci sarà stata. Tutti questi appassionati di storia che oggi spuntano improvvisamente (si è visto anche a Firenze ed in altri luoghi) magari non sanno che si siano giocate partite del Milan in viale Lombardia, al Velodromo Sempione o in altri posti. Con questo non vogliamo dire che San Siro o il Franchi siano da abbattere (anzi, personalmente saremmo contrari), ma soltanto che Inter, Milan, Fiorentina e chiunque altro vanno lasciati liberi di costruire, non di rimasticare il passato.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Le zone più pericolose di Milano

    I recenti fatti in zona Corvetto a Milano hanno generato reazioni di destra e di sinistra,. come era prevedibile, ma non ancora quella davvero scomoda per destra e sinistra: gli immigrati, di prima, seconda o terza generazione, non sono tutti uguali. Ci sono culture affini a quella italiana, o in senso lato occidentale, e altre […]

  • preview

    Maurizio Mosca batte Stash

    Maurizio Mosca meglio di Stash. Impossibile per la nostra mente malata non pensare alle famose 400.000 lire di coca comprata in piazza Aspromonte (accusa infamante e infondata lanciata da un telespettatore al telefono) quando abbiamo letto del cantante dei The Kolors derubato in Corso di Porta Romana di uno zainetto contenente quattro orologi preziosi. Cosa […]

  • preview

    Scuole paritarie

    La proposta di Fratelli d’Italia di un contributo di 1500 euro per le famiglia con figli iscritti a scuole paritarie è di quelle divisive al massimo e non soltanto per motivi finanziari: fra l’altro con 1.500 euro si pagano 2, al massimo 3 mesi di iscrizione a una scuola elementare paritaria, nemmeno delle migliori (lasciamo […]

  • preview

    I nemici di Israele

    La caccia all’ebreo, prima ancora che all’israeliano, per le strade di Amsterdam dopo Ajax-Maccabi Tel Aviv di Europa League, e quella che non ci sarà domani a Parigi dopo Francia-Israele di Nations League perché a israeliani e a ebrei anche francesi è stata sconsigliata la presenza allo Stade de France, sono un pretesto calcistico per […]

  • preview

    Morning in America

    Donald Trump è di nuovo presidente degli Stati Uniti, dopo 4 anni in cui molti lo hanno dato politicamente morto o nella migliore delle ipotesi carcerato. Trump ha battuto Kamala Harris a dispetto del 90% dei giornalisti europei che in queste ore sembrano in lutto e stanno rivalutando i giornalisti-tifosi delle trasmissioni calcistiche. Essendo Trump […]

  • preview

    Il fondoschiena ideale

    Come deve essere il fondoschiena ideale? Alto e piccolo o tondo e burroso? Se ne può, anzi poteva, almeno discutere. La domanda è di un Maurizio Mosca d’annata, padre del Di qua o di là che tanto amiamo, in una vecchia trasmissione di Telenova, televisione cattolica. Una domanda però molto laica, inimmaginabile nella televisione di […]

  • preview

    Martiri di Gorla o palestinesi

    Martiri di Gorla o palestinesi? Pur essendo noi sempre e comunque dalla parte di Israele una riflessione sul confronto fra uno degli episodi più tragici della Seconda Guerra Mondiale e i bombardamenti a Gaza e altrove si può fare. Un parallelo spericolato, storico ma anche di attualità visto che qualche giorno fa quando Mattarella ha […]

  • preview

    Barista cinese o ladro italiano

    Barista cinese o ladro italiano? Prima ancora di conoscere bene i fatti per chi scatta il giustificazionismo? Per non dire il tifo… Da giorni eravamo alla ricerca di un sondaggio trasversale rispetto a destra e sinistra, finalmente lo abbiamo trovato. Il punto di partenza quanto avvenuto poche ore fa a Milano, con un uomo che […]

  • preview

    Donne mature o donne giovani

    Donne mature o donne giovani? Il tema lanciato da Stanislav Lobotka in un’intervista televisiva è molto interessante, per noi senz’altro più della sua posizione in campo (“Lobotka più altri dieci” ha detto Adani anche se Lobotka non è nato a Rosario) nel Napoli e nella nazionale slovacca. In sostanza Lobotka ha detto che si sente […]

  • preview

    Rozzano o Fedez

    Rozzano o Fedez? Una certa narrazione delle periferie e dell’hinterland delle grandi città è fondata oppure è un’invenzione di chi vuole atteggiarsi a duro, per motivi commerciali o machisti-criptogay? Di Rozzano, paese a Sud di Milano, si sta parlando tanto in questi giorni anche per l‘assurdo omicidio di Manuel Mastrapasqua, ucciso da un diciannovenne locale […]