Nessun rimpianto per il Totocalcio

4 Aprile 2011 di Stefano Olivari

La vera notizia è che il Totocalcio esista ancora, pur frequentando quasi solo persone che parlano di calcio e scommesse non conosciamo nessuno che giochi ancora la schedina. La cosa ci è venuta in mente leggendo che il Totocalcio e gli altri concorsi pronostici a marzo 2011 hanno registrato una contrazione complessiva del 36,5 per cento rispetto al marzo del 2010. Si è passati da 12,6 milioni a circa 8…
Male il Totocalcio, quindi, ma anche i giochi minori: dal 9 al Totogol. E il Totip, ci chiedono dall’angolo? Risposta: è morto ufficialmente quattro anni fa, dopo una vita non sempre gloriosa. Confessiamo di averlo usato solo per votare in certi Sanremo anni Ottanta: nel 1984 votammo per ‘Non voglio mica la luna’ di Fiordaliso, canzone che ancora oggi mette i brividi (”Vorrei due ali d’aliante, per volare sempre più distante…”) e che arrivò poi quinta…nel 1985 per Luis Miguel e la sua ‘Noi ragazzi di oggi’ (scritta da Toto Cutugno e risentita in ‘Notte prima degli esami’) che poi sarebbe arrivata seconda dietro a ‘Se mi innamoro’ dei Ricchi e Poveri. Ma dicevamo del Totocalcio, che ci fa venire alla mente mostri come il TotoSei o il TotoBingol…volevamo scrivere un articolo sul suo declino ma ci è venuta una botta di tristezza scoprendo che le partite da 13 sono diventate 14 (e il mitico programma Tot13 per Commodore 64, autore Vincenzo Carchidi? Cosa ce ne facciamo di quei 120 giri di cassetta?) e che in definitiva l’AAMS aspetta solo un pretesto per sopprimerlo…ma non siamo in vena di ‘come si stava meglio una volta’ e preferiamo ricordare il Totocalcio per quello che era: un modo statisticamente truffaldino (solo poco più di un terzo delle giocate concorreva al montepremi, il banco non poteva quindi saltare mai) per finanziare il carrozzone del CONI, che adesso invece per le sue medagliette nella pistola ad aria compressa da 26,5 metri fischiettando per nati negli anni dispari riceve soldi direttamente dallo Stato.

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