Nagelsmann, la favola Bayern Monaco

Brevi riflessioni sulla Bundesliga ammazzata, sull'ipocrisia della Champions League, sulle risate di Donnarumma e sul personaggio Mihajlovic...

28 Aprile 2021 di Stefano Olivari

Julian Nagelsmann l’anno prossimo allenerà il Bayern Monaco, con cui ha firmato un contratto fino al 2026. Il club governato ancora per qualche mese da Rummenigge per avere Nagelsmann ha versato al Lipsia 25 milioni di euro, in varie forme, battendo per un allenatore l’ormai datato record di Villas-Boas (15 milioni dal Chelsea al Porto). Mentre gli storyteller, che appena vedono un allenatore tedesco giovane (Nagelsmann farà 34 anni a luglio) e senza un passato da calciatore raggiungono l’orgasmo, faranno notare che il Lipsia è ancora in corsa, molto teoricamente, con il Bayern per vincere la Bundesliga? Ma soprattutto, faranno notare che la Champions League della virtuosa UEFA ha ammazzato tre grandi tornei nazionali su 5?

Per buttare via lo scudetto la Juventus ha dovuto affidarsi a Pirlo. Come se il Bayern avesse preso Lothar Matthäus, per citare un altro fenomeno da giocatore che ha scoperto che la panchina non era il suo mestiere. Detto che il Lipsia è di un colosso come la Red Bull, che l’ha anche fondato, e che con il classico modello societario tedesco non c’entra, mentre il Bayern è l’esempio opposto, bisogna ribadire che la Champions League non solo ha fatto danni ai campionati ma li ha fatti anche a se stessa, visto che ha creato gerarchie difficilissime da sovvertire, senza per forza tornare al Nottingham Forest di Clough. La Super League era una cialtronata per salvare club che hanno pagato 160 milioni Coutinho, ma non è sbagliato che ad un torneo debbano partecipare solo i club di uguale cilindrata.

Su Donnarumma che alla fine di Lazio-Milan 3-0 ride tranquillo con Reina è già stato detto tutto, tranne secondo noi una cosa: il tifoso-tifoso vede il calcio in maniera diversa dal tifoso-consumatore che ormai tutti i club, con una sorta di pensiero unico, hanno in mente. La domanda è quindi una sola: chi è che nel lungo periodo ti darà più soldi, uno a cui puoi far digerire anche la spazzatura o uno che fa lo schizzinoso con il caviale? In mezzo a tanti studi, più o meno di parte, sulla generazione Z, si provi a dare una risposta. Che è facile.

Pierfrancesco Favino interpreterà Sinisa Mihajlovic in una serie televisiva dedicata all’allenatore del Bologna. Sembra una notizia di Lercio, ma l’ha scritta Di Più Tv, settimanale che ha Urbano Cairo come editore. Non sappiamo se sia vero (perché non Beppe Fiorello? Ed Elio Germano ce lo siamo dimenticati?), ma di sicuro il Mihajlovic allenatore vive da sempre della sua immagine e della sua indubbia intelligenza fuori dal campo, oltre che del passato di campione. Classico caso di allenatore inferiore al personaggio.

 

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