Movimento intorno a Galliani

24 Settembre 2012 di Libeccio

Milano non è più la capitale morale, ma come il resto del Paese è inghiottita dalla nazione infetta. Anche calcisticamente Milano è lontana anni luce dai suoi standard recenti e lontani. Tanto pugnace, tenace, vincente è la Juventus, quanto deboli, sbandati ed in preda a una crisi dagli sviluppi imprevedibili sono Milan e Inter.

Il Milan per la prima volta nella storia di Berlusconi e Galliani porta in pubblico i suoi panni sporchi. Questo dice la tragicomica vicenda dello scontro tra Allegri e Inzaghi rimbalzato con dovizia di particolari sulle testate italiane ed internazionali. A nostro parere non per caso. Ovvero a, differenza di altre volte i panni sporchi sono stati fatti volare da qualcuno nel Milan che vuole far fuori Allegri a tutti i costi per indebolire Galliani. Lo si è visto chiaramente da come le dinamiche di questa assurda vicenda si sono mosse e da come ancora si muovono. Il Milan sta molto peggio dell’Inter, ma alla lunga potrebbe stare meglio. Allegri (come è sempre stato nella gestione di Galliani) non andrebbe toccato e anzi andrebbe sostenuto e supportato pubblicamente per dargli la forza di cui ha bisogno per uscire da una situazione oggettivamente difficile che però non è molto diversa rispetto all’anno passato (due punti in meno). Il Milan ha molto cambiato e la squadra che ne è risultata farebbe comunque fatica, ma non così tanto. E’ una squadra che deve abituarsi a gestire un blocco completamente diverso rispetto a quello a cui era abituato. Non una cosa facile, soltanto a scorrere i nomi di quelli che sono partiti ed anche di quelli che sono arrivati. Si ha quasi l’impressione che alcuni della vecchia guardia che lamentano di aver subito quasi una diaspora ora stiano facendo pagare il conto ad Allegri. Gente che ha passato una vita al Milan e che ha annodato relazioni forti e profonde con tutto l’entourage della società, dalla segretaria al magazziniere arrivando a Berlusconi in persona (perché è lì che voleavamo arrivare). Pensiamo che alla fine Allegri cadrà, se non riesce a dare subito una svolta. E non ci pare che la squadra lo voglia assecondare per crescere e anzi si sia già disposta per un avvicendamento.

L’Inter ha una debolezza endemica, di cui abbiamo scritto ripetutamente. Nel suo allenatore, nella rosa, in molti dei nuovi giocatori acquistati. E’ una squadra che se va bene arriva poco oltre il quinto posto, ma non sappiamo quanto oltre. Ha un grave difetto di personalità e non ha ancora un gioco definito, essendo basato sulla intermittente iniziativa dei singoli. Ha clamorosamente sbagliato alcuni acquisti (Silvestre è già accantonato e Pereira sembra un giocatore che non vale neanche la metà di quello che è stato pagato) che dovevano risolvere problemi importanti, manca di una seria alternativa a Milito e di un playmaker al centro del campo in grado di accendere la luce. Stramaccioni è stato scelto da Moratti contro ogni logica, tranne quella mediatica. Per questo sarà sostenuto e difeso ad oltranza. Tutto sommato solo questo devono temere i tifosi dell’Inter, nel caso il giovane allenatore non riuscisse a trovare la quadra.

Libeccio, 24 settembre 2012

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