L’importanza dei decimali

15 Aprile 2010 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Prevedere i movimenti delle quote è più facile che indovinare il risultato di una partita. Non è necessario avere un parente che lavora alla Snai o far parte di giri strani, basta l’osservazione dei volumi sui principali siti di betting exchange.
Per chi risiede in Italia il gioco ‘Lay’ (quello in cui si ‘banca’ un risultato, tifando quindi contro la sua uscita) non è ancora possibile, se non in forma indiretta (cioè puntando sulla chance opposta, nel tennis è più intuitivo che nel calcio), ma un’occhiata è comunque utile per avere indicazioni circa le nostre puntate tradizionali. Prendiamo Fiorentina-Inter, con la vittoria viola data a 2,60, e osserviamone i volumi concentrandoci sulla zona vicino all’incontro fra domanda e offerta. Se sul lato Back ci sono volumi di almeno il 10% superiori a quelli del lato Lay, questo significa che molti giocatori professionisti e molti bookmaker che su questi siti riversano il gioco ‘pericoloso’ credono che questa eventualità non si verifichi. La quota della Fiorentina è in questo caso destinata a salire e quella dell’Inter a scendere: chi è intenzionato a puntare sui nerazzurri dovrebbe quindi farlo subito, mentre chi invece preferisce i viola conviene aspettare perché è quasi certo che la quota salirà. Discorso opposto per quanto avviene sul lato Lay della vittoria di Prandelli, dove una prevalenza di almeno il 10% significherebbe che la Fiorentina è come quota destinata a scendere. Giocando 5 euro a partita questi discorsi sono aria fritta, giocandone 500 lo spostamento di un decimale assume tutt’altra importanza.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di martedì)

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