Leader e cani

28 Ottobre 2010 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Ci sono paesi incivili che tollerano la caccia, quindi non stupisce la lettura di articoli ‘simpatici’ sullo sleddog: la corsa su una slitta trainata da cani, per dirla in italiano. Mito degli appassionati di questo genere di gare è l’Iditarod in Alaska, ma un po’ in tutto il mondo (noi ne abbiamo vista una al Tonale, forse il posto più freddo d’Italia) ci sono scuole che insegnano a perdere tempo facendo male agli animali a temperature polari. Da parte di uomini da ufficio, senza nemmeno la giustificazione della natura che è crudele e della lotta per la sopravvivenza (al massimo alzano la temperatura del termostato e mettono i Quattro salti in padella).

Questo sport, stupido come il calcio o il basket che tanto amiamo ma decisamente più crudele (e parliamo della versione light, quella senza frustate), ci è venuto in mente leggendo sul Corriere della Sera della presentazione di un libro, a Milano e Bologna, scritto da Ararad Khatchikian. Il fratello del più noto Armen, che negli anni Ottanta partecipò proprio all’Iditarod grazie ad un concorso della Stock in collaborazione con Mike Bongiorno (la trasmissione era Superflash, memorabili la sigla di Dario Baldan Bembo e Caterina Caselli oltre che la partecipazione di Cesare Cadeo): unica macchia nella carriera del grande Mike, divinità di noi che siamo cresciuti con il televisore sul carrello e in qualche caso anche con la gondola sul televisore appoggiata ad un pregevole centrino.

Al di là del passato, ci ha incuriosito una dichiarazione 2010 dell’autore: ”Le tecniche di addestramento di squadre di cani da slitta sono applicabili alle équipe aziendali: serve empatia tra chi guida il team e i componenti; i compiti vanno assegnati in base alle abilità di ciascuno; obblighi e minacce non funzionano, sono importanti le gratificazioni, per ottenere risultati il team deve essere felice di lavorare”. Perché c’è chi guida e ci sono i cani: solo che quelli delle aziende scelgono di farsi frustare, mentre quelli dello sleddog servono solo al divertimento di chi ha il mito della natura buona. Ragazzi, tornate all’aperitivo dopo l’ora di pilates.

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