Le Pen o Merkel?

La vittoria, non imprevista ma comunque clamorosa nelle proporzioni, del Front National di Marine Le Pen al primo turno delle Regionali francesi (primo partito in 6 regioni su 13, circa il 28% su base nazionale: poi ai ballottaggi sarà un’altra storia, perché Sarkozy sfrutterà la quasi scomparsa dei socialisti), non è ovviamente una notizia che riguardi soltanto il modo in cui verranno amministrate la Borgogna o la Provenza. Riguarda una visione dell’Europa e del mondo molto diversa anche all’interno della stessa destra, per quanto i confini novecenteschi siano stati da anni superati dalla contrapposizione mondialismo-nazionalismo (o localismo) che raccoglie trasversalmente gran parte di chi votava i partiti che potremmo definire ‘di una volta’. Il nostro ‘Di qua o di là’ non è quindi fra la Le Pen e un qualche esponente o movimento di centro-sinistra, nemmeno con quell’Hollande che ha mostrato i muscoli fuori tempo massimo, ma con Angela Merkel. Cioè con il volto in Europa più riconoscibile di quell’area moderata, europeista ma al tempo stesso conservatrice, che nel dopoguerra con Adenauer (e De Gasperi, eccetera…) aveva una identità forte ma che il suo elettore di oggi fa fatica a distinguere dal centro-sinistra (vale anche il contrario). Il ‘Di qua o di là’ di oggi è quindi rivolto all’elettore europeo del 2015, quello vede minacciato in ogni caso il suo stesso futuro a prescindere da chi sarà al governo. La risposta giusta alle nostre paure è Marine Le Pen o Angela Merkel?