L’atleta più bella del mondo

24 Settembre 2021 di Stefano Olivari

Il campo Kennedy, molto caro a chi ama la periferia ovest di Milano (abbiamo una foto del 1971, in cui a quattro anni facevamo da raccattapalle a due uomini vestiti tipo Pietrangeli, per non dire De Stefani), è stato nella sua parte baseball teatro di una sfilata della Fashion Week, con Irina Shayk e Gigi Hadid, ma anche Ferragni-Fedez e Khaby Lame. E chi se ne frega? Noi, via foto, abbiamo avuto occhi soltanto per Alica Schmidt, ottima quattrocentista (era la prima riserva del quartetto tedesco alle Olimpiadi di Tokyo) e definita dagli ormai pochi media rivolti ad un pubblico etero ‘L’atleta più bella del mondo’. La ventitreenne Schmidt ha sfilato per Hugo Boss e di sicuro risentiremo parlare di lei.

2. I Mondiali di calcio biennali stanno diventando una cosa seria, nel senso di concreta: tutti quelli veri ne stanno parlando come del futuro post 2026, con la prima edizione ‘nuova’ nel 2029. FIFA-Superlega (sarebbero abolite quasi tutte le finestra e per le nazionali) contro UEFA-Arabi, per semplificare al massimo. Entrambe le fazioni, pur rivali, marciano unite verso l’inflazione, l’omologazione, il calcio trattato come uno spettacolo e cioè l’unica cosa che non è (in questo senso fa schifo, come tutti quelli che lo seguono sanno bene). Il tutto mascherato da inseguimento dei gusti dei giovani, che di loro preferirebbero drogarsi piuttosto che guardare 90 minuti non solo di Colombia-Nigeria 2022, ma anche di Ungheria 1954-Olanda 1974.

3. Cottarelli ha per la prima volta timidamente detto che Interspac se raccogliesse abbastanza soldi potrebbe puntare al controllo dell’Inter, cioè l’unico obbiettivo per cui, dalla Serie A alla Serie D, si possano chiedere soldi alle gente senza doversi vergognare. Ci sembra di aver capito, dalle parole dell’ex consigliere di Ernesto Pellegrini, che solo per mettere in piedi il progetto ci vorranno molti mesi, quindi magari gli Zhang venderanno prima. Da Malagò in giù sono però in tanti ad avere annusato questo trend, con il sogno ovvio di sfilare soldi ai tifosi senza farli mai realmente contare. Più onesti i fan token, nel caso.

4. Tantissime lamentele contro DAZN da parte di molti per Sampdoria-Napoli e Torino-Lazio, anche se difficilmente sui giornali carichi di pubblicità DAZN (ma accade lo stesso anche con Sky, la moda, le auto, la finanza…) vedremo queste lamentele uscire dal ghetto delle brevi. Difficile che la Lega abbia i margini per impugnare il contratto, perché poi dovrebbe anche restituire i soldi, più facile che qualche giurista à la carte trovi un mezzo per tornare anche sul satellitare di Sky. Le televisioni in qualche modo usciranno dal pantano, ma chi ha fatto una figuraccia colossale è anche TIM. Altro big spender pubblicitario impossibile anche soltanto da prendere in giro.

5. Sempre sul tema, di sicuro DAZN rimborserà in qualche modo (come minimo con mesi di abbonamento gratuito) chi si lamenterà, così come farà Infinity+, la piattaforma di Mediaset che ha avuto problemi simili in Champions. Poi va detto che non conosciamo nessuno che guardi il calcio su Infinity+, così come su TIM Vision.

6. Cosa c’è dietro la rivoluzione arbitrale NBA, che da questa stagione renderà più difficile procurarsi tiri liberi ai furbi delle non basketball moves? Cioè tutto ciò che ci ha fatto arrabbiare negli ultimi anni, dal calcetto al difensore durante il tiro ai cambi di direzione innaturali solo per andare addosso all’avversario. Insomma, non solo Harden anche se il giocatore dei Nets è diventato l’archetipo di una pallacanestro che dà troppi vantaggi agli attaccanti ma che in ultima analisi non è spettacolare. Perché la gente, ed è questa la chiave della svolta NBA, si stanca a guardare sequenze infinite di tiri liberi.

(17.00 di venerdì 24 settembre 2021, continua lunedì)

 

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