La testa di Mannion

29 Gennaio 2024 di Oscar Eleni

Oscar Eleni sull’isola dei gatti per piangere davanti alle poche scimmie dalla testa argentata rimaste in vita. Allegre, ispiratrici di bei pensieri come quando ascolti Baricco e provi ad uscire dalla bolla dove sei prigioniero. Felice di poter brindare a Sinner che potrebbe insegnare una strada nuova ai talenti sparsi dello sport italiano, rendendo più saggi noi vecchi tromboni, suggerendo un percorso virtuoso a chi non trova consiglieri e allenatori come quelli del ragazzo di Sesto Pusteria, ai troppi affascinati dal sorriso di un Leão che ricorda tanti fenomeni che hanno scritto libri ancora prima di aver scritto una pagina vera nello sport dove sono arrivati grazie al talento, ma da dove spesso fanno fatica a vivere perché pensano di non doverlo coltivare, questo talento. Faticando in allenamento, vivendo senza bisogno di riflettori, ma soltanto di buoni suggerimenti.

Come quelli che hanno aiutato Gigi Riva a scoprire se stesso uscendo dalla bolla della tristezza come direbbe Baricco, scappando dai collegi, dalle sventure, rinunciando alla ricchezza facile, mai fuggendo dal un mondo che è diventato la sua terra, sardo d’adozione, balente dello sport e della vita che tornava a battersi dopo fratture procurate da avversari carogna, da destini infami. Piangi per Rombo di Tuono, ti svegli felice per scoprire  che oltre la simulazione, il Var avvelenato, esiste  altro. Bravi quelli  che hanno allevato Sinner aiutandolo a capire, da Bordighera al mondo fatato dei masi aperti dopo Monte Carlo, interessante l’invasione di chi adesso benedice la libertà lasciata ad uno sciatore promettente che sulla terra rossa, l’erba e il cemento ha sentito la vocazione per abbandonare le scioline cercando il diavolo che governa il mondo dei gesti non più bianchi nel tennis.

Isola dei gatti per allontanarsi dal banale logico nella settimana che sarà tutta dedicata alla sfida Inter-Juventus, mentre l’atletica italiana sembra risvegliarsi bene, certo meglio di chi deve fare una pista da bob per le Olimpiadi. Giornate per sentirsi più soli se un amico come Bruno Bogarelli se ne va senza avvisarti. Un bel bel compagno di viaggio per anni dove pensavamo di essere invincibili, uno che sapeva esplorare mondi diversi e i suoi Giganti del Basket furono una bella avventura, come i suoi primi esperimenti televisivi coinvolgenti e l’intuizione della NBA, per la fortuna di chi poi ci ha costruito un mondo. Un salto geniale oltre i confini che sembravano imprigionarci. Bruno e il suo cielo, sicuramente sarà stato il primo a baciare la mano di Sandra Milo dopo averle cercato un posto tranquillo vicino a Fellini, perché lui sapeva capire la gente, quelli virtuosi e anche i peccatori.

In questa bufera sentimentale per fortuna il basket, dopo una settimana europea quasi nera, ha regalato una diciottesima di campionato dove sono caduti soltanto i castelli di carta tipo quello di Pesaro, di sicuro quello di Sassari dove nuovi allenatori dovrebbero fare il miracolo non riuscito a quelli che hanno costruito squadre sbagliate, deboli e non soltanto tecnicamente, anche se ci dispiace sapere che Ario Costa è stato contestato  e che Sardara si sente sempre più solo nel difendere il magnifico progetto del basket sassarese.

Settimana del tormento per le regine che giocano in contemporanea, due volte, nella settimana dove Milano deciderà il suo destino in Eurolega, magari cercando ancora una volta di negare che senza regista e poco peso sotto canestro  è impossibile occupare i posti in prima fila nella coppa più bella che i governanti vorrebbero intasare ingolositi dai petrodollari. Vedrete che ci sarà qualche genio ad applaudire questa scelta per dollari in cambio del cammello, un po’ come hanno cercato di farci capire quelli del calcio che non riuscendo a fermare i beceri  razzisti da curva consigliano di spostare tutto sotto altri grattacieli nel deserto. Vero che il denaro non puzza come diceva Vespasiano, ma forse sarà meglio impegnarsi per capire come  puoi diventare Gigi Riva, come puoi essere Sinner  anche in un mondo sportivo governato dal tutto e subito, dal denaro più che dalla passione e dalla ragione.

Addormentate le scimmie, eccoci alle pagelle del basket dove comandano due maestri del colpo decisivo sulla sirena:

10 Per Ale GENTILE e Nico MANNION che hanno dato a Scafati e Varese il successo in volata. Due giocatori in evoluzione se è vero che Boniciolli vuole in regia il suo Alessandro tutto fuoco, se è vero che anche il rosso del basket sta cambiando testa e modo di vivere sul campo.

9 A MASSINBURG che fa sognare Brescia, un americano alla corte di MAGRO che sa essere riconoscente e per il suo massimo nel campionato ringrazia il PETRUCELLI che in allenamento lo sfida in battaglie utili a tutti e due.

8 A DE RAFFAELE che sa far vivere alla giornata la Tortona intossicata da un inizio stagione davvero balordo, che sta cercando di restituirci un SEVERINI utile per la Nazionale.

7 A PETERSON e BIANCHINI per i consigli in rosa a POZZECCO, nella speranza che chi è nei quintetti consigliati da questi grandi allenatori accetti poi di mettersela, la maglia azzurra. Speriamo che Petrucci trovi le parole per convincere tutti che al preolimpico o si fa l’Olimpiade e o si finisce nel tritacarne di Sport e salute.

6 A BRINDISI che non si arrende e adesso ha portato nel gorgo della retrocessione anche PESARO oltre a TREVISO. Insomma tre piazze meravigliose per il basket che rischiano di scendere anche se la A2, come dimostrato da Pistoia e Cremona, non è poi una scuola così scadente se queste neopromosse fanno così bene.

5 A CORDINIER che sta diventando sempre più bravo perché ci ricorda che questa Francia ha davvero tanti tesori nascosti fra NBA ed Eurolega.

4 A REGGIO EMILIA che passa troppo spesso  da partite scintillanti a scene mute come quella contro Tortona. Per il povero Priftis un bel tormento.

3  A TRENTO in caduta libera e ci dispiace davvero molto per GALBIATI che speravamo potesse trovare una soluzione anche se qualcosa cambierà alla fine dei tormenti in Europa.

2 Ad HACKETT e BELINELLI se non dichiareranno subito la loro disponibilità per il preolimpico in Portorico. Stessa cosa per GALLINARI e FONTECCHIO.

1 Al SANGA in coda nella femminile e all’URANIA, fuori  per ora dal grande giro di A2, perché Milano sperava davvero in queste due società per tornare a duellare con Bologna basket city che sogna la Fortitudo di Caja in A1.

0 Agli ARBITRI se, contrariamente ai giudici dello Stato, civili e penali, non si ribelleranno davanti alla richiesta dei soliti noti che facendosi espellere chiedono ai dirigenti di  far intervenire lo psicologo per valutare chi sembra confuso non soltanto dal viedeocheck.

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