La prima volta di Tsitsipas e di Federica Urgesi

28 Gennaio 2023 di Stefano Olivari

Stefanos Tsitsipas vincerà di sicuro uno o più tornei dello Slam in carriera, infortuni permettendo. Ma se non lo farà strappando il cuore ad uno dei tre immortali gli mancherà sempre qualcosa: deve affrettarsi, visto che uno è già tennisticamente morto e il secondo sta andando. Gli rimane Novak Djokovic, in una finale di Australian Open di cui sarà impossibile perdersi un quindici. Poi dopo esserci goduti lo studio con Alizé Lim faremo un bilancio, ma per adesso siamo ancora ai pronostici, la cosa più bella. Anzi, al pronostico, perché Djokovic è dato favorito a 1,25 e per quanto visto finora, con 6 turni per il serbo praticamente di allenamento, non ci sentiamo di dare torto a bookmaker e mercato. Però…

Però Tsitsipas pur avendo perso da Djokovic spesso (10 volte su 12 partite, esibizioni escluse) e malvolentieri, è in una forma strepitosa e rimane l’unico delle generazioni dietro a quella dei tre monumenti a non avere mai avuto alcuna sudditanza psicologica nei loro confronti. Contro Djokovic ha perso al quinto set una semifinale e una finale di Roland Garros, bravo ma le ha perse. Però a livello tecnico ha i colpi, in particolare i lungolinea, per uscire dalla sua ragnatela, ha il servizio per fare tanti game facili, ha quella arroganza di chi non è lì per chiedere un autografo al campione. Ha sofferto soltanto contro Sinner, un altro che ci crede, ma del resto l’Alcaraz trionfatore agli US Open con Sinner aveva dovuto fronteggiare anche un match point. In estrema sintesi: 20 euro su Tsitsipas a 4,90. Nessuna quota sulla presenza di papà Djokovic in tribuna: pensiamo che ci sarà, in versione riveduta e corretta. Non politicamente corretta, magari, ma silenziosa per il bene del figlio sì.

Il tempo è limitato e pur seguendo i risultati abbiamo visto poco dei tornei juniores, colpevolmente niente del doppio femminile vinto dalla diciottenne Federica Urgesi, di Fano, insieme alla slovacca Jamrichova. Non possiamo quindi raccontare come gioca la Urgesi, se non copiando dai siti specializzati, siamo molto curiosi di vederla. Abbiamo invece seguito una commovente finale femminile fra due quindicenni russe, Alina Korneeva (che poi ha vinto) e Mirra Andreeva, fra l’altro amiche del cuore. Hanno anche giocato insieme il doppio arrivando alle semifinali, e sono entrambe siberiane. Per tornare al solito discorso, nei quarti c’erano tre russe, una polacca, una slovacca e una ceca. Poco da dire, in uno sport dove vince soltanto chi merita. Per questo una ragazza italiana che fa i sacrifici della Urgesi merita il meglio.

stefano@indiscreto.net

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