Il solito consiglio sulle singole

8 Gennaio 2011 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Tutti abbiamo almeno un amico che ci ammorba con la sua vincita straordinaria saltata solo perché non gli è ‘entrato’ un risultato nella sua giocata multipla composta da partite tutte sulla carta scontate. Al di là dei gusti personali, perché per fortuna dei bookmaker la maggioranza delle persone gioca solo per divertimento e quindi magari lega anche nove partite senza porsi problemi, può essere utile ricordare almeno a inizio 2011 il motivo per cui il gioco sulle multiple è da un punto di vista matematico sempre perdente.
Prendiamo Juventus-Parma di giovedì, con la vittoria della squadra di Delneri data a 1,40, il pareggio a 4,25 e il Parma a 8,00. Con il solito calcolo (la somma di 100 diviso per le tre quote) troviamo che l’aggio del banco è del (71,4 più 23,5 più 12,5) 7,4%. Questo significa che con una distribuzione proporzionale del gioco il bookmaker ha guadagnato il 7,4% del totale e quindi l’insieme dei giocatori ha riavuto indietro il 92,6. Prendiamo Inter-Napoli (1,75-3,60-4,50), dove il margine matematico del banco era del 7% e quindi il pay-out in situazioni di equilibrio per i giocatori risulta del 93%. Questo significa che chi ha scommesso solo su Juve-Parma ha avuto indietro 0,926 euro per euro scommesso mentre chi ha legato le due partite ha osservato un ritorno alla base di 0,86 (0,926 per 0,93) euro per euro scommesso. E aumentando il numero di eventi legati l’arricchimento del banco aumenta in maniera più che proporzionale. Poi il famoso amico, sicuro dell’esito finale di entrambe le partite, vi avrà detto che un prodotto dà un risultato maggiore rispetto a una somma. Ma almeno a inizio anno siate buoni e lasciatelo perdere nel modo che preferisce.

stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale)

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