Settanta anni di Vasco Rossi

7 Febbraio 2022 di Glezos

Vasco Rossi compie 70 anni e rimane la più grande rockstar italiana, non soltanto per l’ineguagliabile numero di persone che vanno ai suoi concerti o per la sua trasversalità rispetto alle generazioni, ma per il suo essere percepito come diverso rispetto agli altri. Riproponiamo oggi un brano del nostro ‘Alla ricerca del Vasco Perduto – Creazione di una rockstar italiana‘, libro che nel 2013 abbiamo pubblicato con Indiscreto e basato su nostre interviste originali a tutte le persone che hanno contribuito alla trasformazione di un deejay di grande successo a livello regionale, quale Vasco era negli anni Settanta, in un cantante e personaggio unico.

(…) L’antefatto che dà inizio alla saga del Blasco è tuttora liquidato quasi sempre in due righe, anche a causa del fatto di costituire ancor oggi una rarità collezionistica vera, dato che non è ancora stato pubblicato su CD o in altra forma che non sia quella del 45 giri originale: in pratica solo chi ce l’ha lo conosce. Il singolo esce per la Disco Jeans, marchio fantasma partorito su misura per Vasco (le sette ‘B’ stampate sull’etichetta sono la zeta di Zorro di Paolino Borgatti). La copertina ci mostra un Vasco dai capelli corti, con un’espressione che Helenio Herrera avrebbe descritto come quella di uno “che se lo incontri sulle scale di casa non sai se sta salendo o scendendo”. Sul retro ci sono la data della registrazione e la breve lista di chi ha partecipato e di chi ha prodotto il tutto, con un “Praticamente grazie” a sua firma.

Nonostante la successiva rielaborazione e inclusione di entrambi i brani nel futuro primo album, che dimostra quanto Vasco credesse in entrambi i pezzi, il singolo è il classico primo passo con tutto ciò che questo comporta. Curreri e le sue Cinque Lire svolgono il loro compito di accompagnatori e non di band: quella è una mansione più tosta che altri – a partire da Solieri – rivestiranno in seguito. Per ora Vasco accarezza la sua Ovation – della quale è gelosissimo, soprattutto delle corde – e spalma su entrambe le facciate due ballad da preambolo, con il tempo 3/4 di ‘Silvia’ che estende all’altra facciata l’atmosfera reclinata della “pazza” Jenny che è stanca, non capisce e vuole dormire.

Che il singolo sia un debutto totalmente cantautorale non è una sorpresa per chi segue Vasco dai primi tempi di Punto Radio: il rock è e resta lontano. Anzi, qui non ce n’è nemmeno una pallida traccia. Da un 45 giri si capisce sempre poco o nulla di qualsiasi debuttante e Vasco non fa eccezione: commenti, critiche e le prime ardite sentenze saranno rimandate al primo album, se ci sarà. Per il momento – facili rimembranze da “io l’avevo detto” a parte – in Italia altri cantautori con qualche medaglia già sul petto non è che in quei giorni stiano facendo molto di meglio. E dando un’occhiata alle vendite una discreta fetta di pubblico locale la pensa allo stesso modo.

(…) Qualche annotazione già nota ai collezionisti. Il singolo standard esiste in due versioni, la prima con le scritte ‘Silvia’ e ‘Jenny’ in giallo, la seconda – molto più rara – in rosso. Rara anche la versione juke-box completa di tagliando da ritagliare. E ovviamente rarissimo il test pressing su etichetta bianca PhonoComp (il numero delle copie esistenti si conta sulle dita di una mano). In ‘Mr. DJ’, il singolo di Mandrillo registrato nella due giorni alla Fonoprint, compare la riconoscibilissima voce di Vasco. E i Blascomani militanti non si saranno fatti sfuggire uno dei rarissimi esemplari dello split 12” promozionale che accoppia ‘Jenny’ a ‘Mr. DJ’. Uno stipendio mensile di un impiegato alle poste dovrebbe bastare per assicurarsene una copia, ammesso che qualcuno se ne voglia proprio separare (…)

Le voci e le leggende più o meno metropolitane sul primo 45 di Vasco si rincorrono tuttora sul web e sulla carta stampata. Si racconta di un quantitativo iniziale di 2.500 copie stampate, delle quali 1.500 comprate in blocco da Punto Radio con le restanti 1.000 rimaste a prendere la polvere nel magazzino di Borgatti. Quello che è certo è che nei giorni successivi alla sua uscita nei negozi (15 giugno 1977) da Modena a Bologna è praticamente impossibile trovarne una copia: il disco è esaurito ovunque. (…)  L’etichetta ristampa 2950 copie e le distribuisce in giro per l’Italia. Dopo i quattro mesi dell’accordo dichiarerà di averne vendute 1.247.  Il disco ha anche una presentazione ufficiale dal vivo, nientemeno che nell’aula magna dell’Istituto Corni di Modena: quasi 900 spettatori paganti, non pochi: un successo, anche e soprattutto secondo i parametri di oggi, con Vasco e amici che usano l’incasso per pagare una serata in pizzeria a tutta la compagnia.

Estratto di Alla ricerca del Vasco perduto – Creazione di una rockstar italiana, di Glezos (Indiscreto, 2013).

 

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