Il Milan del tirare a campare

14 Gennaio 2020 di Indiscreto

Zlatan Ibrahimovic ha portato un po’ di entusiasmo in un Milan depresso, dove la mano di Pioli non si vede e non vedrà: per raggiungere l’Europa League superando l’indecente classe media della Serie A basteranno comunque Ibra, Donnarumma, Romagnoli e un manipolo di gregari. Una gioia per chi ama i campioni, o ex campioni, trasversali come lo svedese, una brutta situazione per l’allenatore che chissà come si sarà sentito vedendo il fresco arrivato dare a Cagliari plateali indicazioni tattiche ai compagni.

Ne sta uscendo male anche Maldini e non solo perché Ibrahimovic è stato un colpo alla Boban, portato avanti anche contro la perplessità di Elliott. Se per ricordare ai giocatori che sono al Milan ci vuole uno che al Milan ci ha giocato due stagioni, Maldini a cosa serve? Sul piano tecnico invece Maldini non è secondo noi da lapidare: ha sbagliato la scelta di Giampaolo, mal consigliato da Sacchi (siamo al consigliere del consigliere), ma su diversi giocatori ci ha visto giusto.

Va detto che l’ex capitano della Nazionale si deve confrontare, come del resto Boban e Massara, con il clamoroso cambio di rotta della proprietà: da giocatori giovani e di sicura prospettiva (Piatek e Paquetà nonostante gli ultimi mesi di sicuro lo sono) a mestieranti per tirare a campare in attesa di vendere ad Arnault, al russo, allo sceicco o a chiunque, scaricando tutti gli ingaggi pesanti. Dove si va con Kjaer e Begovic? Giocatori da ultimo Galliani.

Prendono intanto sempre più spazio le voci, anche da persone degne di fiducia, che vogliono Giovanni Sartori nuovo responsabile dell’area tecnica del club. Le registriamo, sottolineando l’unica cosa al momento vera: Sartori ha rotto con Gasperini, a dispetto delle articolesse sulla famiglia Atalanta. E Percassi fra i due, nessuno dei quali un ragazzino (il dirigente ha 63 anni, Gasperini 61), ha per il futuro dell’Atalanta scelto l’allenatore. Questo non significa che Sartori firmi subito per il Milan, non sapendo chi ne sarà il proprietario fra un mese. A dirla tutta, se il nuovo proprietario si presenterà con un direttore sportivo bravo a valorizzare semisconosciuti non sarà una bella presentazione.

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