Il migliore, Marco Pantani

23 Settembre 2021 di Stefano Olivari

Facciamo parte di quelle anime semplici che non seguono più il ciclismo da quando Pantani è morto, sono passati più di 17 anni. Per questo il 18 ottobre ci saremo quando uscirà al cinema Il migliore, Marco Pantani. Da quanto abbiamo letto il film di Paolo Santolini dedica uno spazio modesto all’inchiesta ed ai misteri sulla sua morte, argomento che di solito eccita media e spettatori ma che noi abbiamo sempre evitato: chi se frega se la dose letale gliela ha venduta lo spacciatore Giuseppe o lo spacciatore Mohamed? Un film molto centrato su Cesenatico e sul mondo del Pantani ragazzo, al di là delle imprese che tutti conoscono. Giusta la squalifica, come per chiunque non abbia rispettato le regole (da Schwazer a Piripicchio), ma le emozioni sono qualcosa di raro e Pantani ce le ha regalate. Ci viene da piangere a pensare allo Zoncolan 2003, quando Pantani era già finito. Ma vivo.

2. A proposito di ciclismo, uno Zoncolan da scalare anche per il giornalista collettivo: spiegare al popolo bue, vecchi inaciditi rimasti che vorrebbero far disputare in Belgio tutte le corse di un giorno, la bellezza dei Mondiale 2025 in Ruanda. E perché non il Giro d’Italia?

3. Ufficiale il Genoa a 777 Partners, che così diventata il sesto proprietario statunitense in Serie A, da sommare al canadese Saputo e al cinese Zhang. Evitando le solite pippe sull’azionariato popolare (a proposito, domani Cottarelli farà il punto su Interspac), triste che l’alternativa sia quasi sempre fra i Preziosi della situazione e gente che nella migliore delle ipotesi (e stiamo parlando della migliore) è interessata solo a rivendere a prezzo maggiorato. Detto questo, anche solo pensando al pubblico il Genoa ha molte potenzialità inespresse. Ma lo dicevamo anche della Fiorentina, eppure anche in americanese sono sempre lì a svendere Falchetti e Mengoni.

4. Se ci piacesse il rugby, ma purtroppo non siamo mai riusciti a guardarne più di 5 minuti di fila (sempre di più rispetto ai talk show con virologi), troveremmo molto interessante la formula dello United Rugby Championship, che parte domani e sarà trasmesso sul Canale 20, insomma da Mediaset. Ennesimo tentativo di costruire un’attività internazionale continua per i club, o franchigie che siano (in Italia Zebre e Benetton), con un nuovo torneo che mette insieme Italia, Irlanda, Scozia, Galles e Sudafrica. Nella sostanza si tratta di una nuova versione del torneo che nel corso degli anni si è chiamato Celtic League, Pro 12 e Pro 14. Certo è che fuori dalle nazionali conquistare visibilità è dura.

5. Morti due cavalli, uno sul colpo e uno ammazzato non sappiamo quanto pietosamente, durante le prove del Palio di Fucecchio. Dolore per i cavalli e facili le battute sull’esistenza di una roba chiamata ‘Palio di Fucecchio’, che comunque non è culturalmente peggio di quello di Siena. Se la tradizione è un valore in sé, a prescindere dai tempi, allora si dà ragione ai difensori dell’infibulazione. Ci sono tanti mezzofondisti, fra l’altro saremmo nella città natale di Alessandro Lambruschini, che per due  euro verrebbero a correre a Fucecchio: ingaggiate loro.

6. Sergio Scariolo è il più grande allenatore italiano di pallacanestro di tutti i tempi? Non certo per l’insulsa Supercoppa, suo secondo trofeo italiano a 31 (!!!) anni dal primo, ma per la considerazione internazionale di cui gode di pari passo alle ironie della parrocchietta. La domanda si può almeno fare.

7. Niente Indian Wells per una Osaka in totale crisi di identità, divisa fra le mollezze e le adulazioni della vita da influencer e le pressioni derivanti dall’essere considerata, al di là del ranking WTA, la numero 1 del mondo. Tornerà nel 2022 o forse mai. Il tennis femminile ha più bisogno della Osaka che la Osaka del tennis femminile.

8. Mick Schumacher con la Haas anche nel 2022, anche se non si può dire che abbia fatto meraviglie: è quasi sempre stato davanti a Mazepin, ma senza avere guizzi nemmeno nelle situazioni caotiche, quelle che permettono di farsi notare anche su catorci. Caso di marketing, speriamo con lieto fine.

(17.00 di giovedì 23 settembre 2021, continua domani)

 

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