I quattro Napoli-Juve che hanno segnato gli anni di Maradona al San Paolo

2 Dicembre 2021 di Indiscreto

La bellissima cerimonia di domenica sera ha chiarito, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il legame tra Napoli e Diego Armando Maradona è indissolubile. Il genio argentino ha regalato anni bellissimi ai tifosi partenopei, dando tutto sé stesso e ricevendo in cambio l’amore eterno. Sono tanti i passaggi chiave dell’avventura napoletana di Maradona, gli azzurri arrivavano da anni non brillanti e – di fatto – la prima stagione riservò un piazzamento anonimo nelle posizioni medio-bassa della classifica. Poi il club cominciò a costruire una squadra degna del fuoriclasse argentino, fossero esistiti i bookmakers, di certo ci sarebbero state quote interessanti per gli appassionati che amano giocare gratis al casino sullo scudetto del Napoli. Che sarebbe poi arrivato nel 1986-87. La stagione precedente, però, ci fu un primo vero lampo. Arrivò contro la Juventus che in quegli anni non duellò direttamente col Napoli per il titolo in campionato ma che fu l’avversaria in 4 partite leggendarie negli anni di Maradona all’ombra del Vesuvio. Ecco quali sono.

Napoli-Juventus 1-0, 3 novembre 1985 – È la partita della punizione impossibile di Maradona, quella che fece esplodere di gioia l’ex San Paolo. Una magia superba, per molti un gol anche più bello di quello celeberrimo che El pibe de oro avrebbe segnato poi ai Mondiali contro l’Inghilterra. La punizione a due in area, Pecci che tocca il pallone, Diego che lo accarezza riuscendo a generare una traiettoria incredibile, la palla che s’infila nel sette con Tacconi che si stampa sul palo: pura poesia per i tifosi del Napoli. La Juventus di Trapattoni, che poi avrebbe vinto lo scudetto, cadde a Napoli dopo aver vinto 8 partite su 8: l’1-0 dei partenopei in quella nona giornata aprì nuovi scenari, il terzo posto finale di quel campionato fu il definitivo trampolino di lancio per la gloria.

Juventus-Napoli 1-3, 9 novembre 1986 – Juventus 12 punti, Napoli 11: era questa la situazione in classifica prima di una partita che ancora oggi è vista come quella della definitiva svolta, quella in cui le gerarchie furono sovvertite. 0-0 dopo il primo tempo, poi Juve in vantaggio con Laudrup. Il Napoli riuscì a ribaltarla attorno alla mezz’ora della ripresa, nel giro di un minuto: Ferrario e Giordano firmarono il sorpasso, entrambi i gol arrivarono su azioni d’angolo. Poi, nel finale, anche il sigillo di Volpecina. Finì 3-1, i partenopei espugnarono Torino dopo 29 anni e si lanciarono alla conquista del primo scudetto.

Napoli-Juventus 3-0, 15 marzo 1989 – Si narra che al gol di Renica al 119’ gli abitanti di Fuorigrotta pensassero ad un terremoto. Il ritorno dei quarti di finale di Coppa Uefa 1988-89 è un’altra serata magica di quegli anni per i tifosi del Napoli. Dopo il 2-0 per la Juventus all’andata, le porte della semifinale sembravano essere irrimediabilmente chiuse: invece, il San Paolo – gremito fino all’orlo – trascinò gli allora uomini di Bianchi ad un successo memorabile, una rimonta storica. Al 10’ è Maradona a portare in vantaggio i suoi su rigore, poco prima dell’intervallo la situazione è già in parità grazie al 2-0 di Carnevale su assist di Alemao. Poi, al 119’, il colpo di testa di Renica su cross di Careca che fa esplodere lo stadio. Il Napoli avrebbe poi vinto quella Coppa Uefa, battendo Bayern Monaco e Stoccarda.

Napoli-Juventus 5-1, 1  settembre 1990 – La terza edizione della Supercoppa Italiana fu uno degli ultimi show di Maradona con la maglia del Napoli: l’argentino avrebbe vissuto poi dei mesi complicatissimi, prima della definitiva “fuga” nel marzo del 1991. La serata contro l’acerba Juve di Maifredi, poi mai maturata, fu però incredibile. Il Napoli annichilì gli avversari, all’intervallo il punteggio era già 4-1 grazie alle reti di Silenzi (doppietta), Careca e Crippa, con momentaneo gol del 2-1 di Baggio. Al 72’ il sigillo finale di Careca per quello che prima dell’era De Laurentiis, è stato l’ultimo trofeo alzato al cielo del Napoli.

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