Gli spagnoli sono più furbi dei tedeschi?

2 Dicembre 2022 di Stefano Olivari

La Spagna di Luis Enrique ha scelto di arrivare seconda nel suo girone mondiale, rinunciando ad attaccare il Giappone una volta avuta la certezza che nell’altra partita la Germania non avrebbe né perso né vinto con 7 gol di scarto. Un atteggiamento abbastanza evidente, un’opportunità di essere  padrona del proprio destino che comunque la Spagna si era guadagnata sul campo. E così avrà il Marocco negli ottavi e forse il Portogallo nei quarti, invece della Croazia negli ottavi e l’eventuale Brasile nei quarti. Insomma, una furbata ma una furbata certo non inedita nel calcio, che ci porta ad una domanda etnico-culturale: i popoli latini sono più furbi di quelli del Nord Europa? Gli spagnoli sono più furbi dei tedeschi?

Domanda legata anche al comportamento della Germania, che una volta avuta la certezza della porcata spagnola avrebbe potuto aprire i cancelli e in dieci minuti di recupero far segnare tre gol al Costarica, che così si sarebbe qualificato insieme al Giappone. Un allenatore diverso da Flick, non diciamo chiunque ma qualcuno sì, l’avrebbe fatto. Nel caso la Spagna avrebbe potuto segnare un gol a comando? Difficile, anche per una squadra di qualità. Insomma, un caso già visto e che non riguardando direttamente l’Italia possiamo analizzare in maniera laica. Comunque la si veda, e noi personalmente apprezziamo di chi fa i propri interessi (perdere apposta non è più disonesto che simulare una caduta in area di rigore) senza moralismi, l’importante è evitare lo storytelling per sfigati sui valori di Luis Enrique, sulla cantera, eccetera.

Ci intriga di più l’aspetto culturale della questione, perché anche in Spagna la cosa è stata notata e non c’è proprio l’unanimità nell’elogiare la propria nazionale. Di base noi del Sud Europa siamo portati a mitizzare la sportività degli altri, anche quando il tarocco è ai nostri danni: qualcuno fa ancora fatica ad ammettere che Svezia e Danimarca ad Euro 2004 non abbiano biscottato ai danni della Nazionale di Trapattoni, mentre se il 2-2 fosse scaturito da uno Spagna-Grecia tutti avrebbero ritenuto la furbata una certezza.

Insomma, tutta una serie di condizionamenti culturali ci porta a pensare, perché purtroppo lo pensiamo, che di base un tedesco vero sia più onesto di uno spagnolo e quindi anche di un italiano. Poi la ragione ci rende anime divise in due, come il Nino Manfredi di Pane e cioccolata, ma decenni di retorica non soltanto sportiva (basti pensare a come vengono prese sul serio anche le stupidaggini di qualunque funzionario olandese o finlandese dell’Unione Europea) ci condizionano. In estrema sintesi: i popoli del Nord Europa sono meglio di quelli del Sud?

stefano@indiscreto.net

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