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Calcio

Giunti a destinazione

Stefano Olivari 30/01/2009

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di Stefano Olivari

Abbiamo preso nota di tutti i nomi da ‘Dove sono adesso?’, ma ci sarà bisogno di un anno per soddisfare tutte le curiosità…Procediamo in ordine di richiesta, con la limitazione di un nome a persona in modo da dare spazio a tutti…
1. Federico Giunti (richiesta di Dane): in A minuti con Perugia, Parma, Milan, Brescia, Bologna e Chievo – Nella scorsa stagione in B ha giocato poco nel Chievo e poco, da gennaio, nel Treviso. Ha 37 anni e mezzo, ma non si è ancora ritirato: varie squadre lo hanno contattato in estate (in particolare il Modena), ma non se ne è fatto nulla. Ai bei tempi piaceva moltissimo ad Ancelotti, che lo fece prendere a Tanzi per la sua seconda stagione sulla panchina del Parma, nella stessa estate in cui rifiutò Roberto Baggio (pochi mesi dopo essersi liberato di Zola: diciamo che imporre a Berlusconi la propria visione del calcio è leggermente più difficile). Giunti insomma momentaneamente assente dai radar, a meno che non giochi per divertimento vicino a casa (mitica la segnalazione di Ale su Torrisi attaccante in Prima Categoria a Castiglione di Ravenna).
2. Rambert (primo a chiederlo Zoleddu, ma il personaggio è molto ricordato) non vale, con l’Inter in serie A non ha giocato nemmeno un minuto (ci ricordiamo qualche buona amichevole in tandem con Ganz, però, e una comparsata in Coppa Italia). Quindi andiamo su Nello Russo, curiosità di Eltopo1971: una sola presenza (ed un gol, all’Udinese: davvero un altro millennio, con la maglia nerazzurra erano in campo anche Panucci e Georgatos) nell’Inter di Lippi, poi basta serie A. Qualche infortunio e soprattutto quasi nessuna squadra che gli abbia dato fiducia come titolare, a parte un bellissimo Lumezzane di qualche anno fa. Adesso, a quasi 29 anni, gioca al Crotone in Prima Divisione (oggi la chiamiamo così). Risposta comunque facile, diamo il meglio con chi è finito fuori dall’Italia e non si trova sul web.
3. Marco Rigoni (Jeremy), minuti in A con la Juve di dieci anni fa. Con una storia in parte simile a quella di Del Piero, dalla crescita nel Padova all’essere stato stella di varie nazionali giovanili, è alla seconda stagione in prima divisione nella Ternana. Memorabile la sua posizione nel processo Gea: ”Passai alla Juve nel 1997 e firmai il contratto davanti a Luciano Moggi, e contestualmente la procura con suo figlio Alessandro. Proprio nello stesso momento”. Capito come funzionava? Solo che nel 2001, ancora da giocatore della Juve, Rigoni abbandona Moggi Junior: ”Nei miei confronti sembrava indifferente. Scoprii che mi aveva anche fatto perdere dei soldi per una sponsorizzazione, allora lo chiamai dicendogli che gli avrei spedito la notifica di revoca. Lui si arrabbiò molto, cominciò a urlare e mi disse che lo avrebbe detto a suo padre. Infatti suo padre mi convocò in sede invitandomi a ripensarci”. Rigoni non cambiò idea, nel gennaio 2002 fu scaricato al Cittadella. Non è che lo volessero Real e Barcellona, ma per rovinare una carriera basta poco.
stefano@indiscreto.it
P.S. Aspettiamo le nuove richieste, ricordando a chi ci legge per la prima volte le poche regole: almeno un minuto in serie A, possibilmente negli ultimi dieci anni (ma anche no, se la curiosità è davvero forte) e possibilmente riguardanti giocatori con poche o meglio ancora senza tracce sul web. Così la sfida della memoria (o meglio, delle telefonate al sottobosco) sarà per noi più affascinante…

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