Dipenderà da Panucci e Chiellini

18 Giugno 2008 di Stefano Olivari

Già, la Spagna domenica sera. L’inutile partita di stasera contro la Grecia ce la ricorderemo per merito del peggior promo di tutti tempi: che la Rai fosse in grado di ingrigire anche gara7 fra Lakers e Celtics (purtroppo stanotte è finita al sesto episodio) lo sapevamo, ma che presentasse Spagna-Grecia, oltretutto in contemporanea (Rai Due) a Svezia-Russia (Rai Uno) facendo dire allo speaker ‘La Grecia fanalino di coda affronta la Spagna già qualificata’ nessuno poteva immaginarlo. Per la serie ‘valorizziamo il prodotto’: fra il pompaggio Mediaset che mette Milan A-Milan B sullo stesso piano della finale di Champions ed il bulimico elenco Sky che ti fa sentire in colpa per quello che non riesci a seguire, il grigiore semprevivo da tivù monopolista. Una Rai che in mezzo ad un buon lavoro sull’Europeo, al netto della scarsezza di alcuni singoli, ha quell’atteggiamento del genere ‘noi siamo un’istituzione’ che fa prendere sul serio le dichiarzioni di qualunque personaggio indossi una giacca, fosse anche Matarrese. Tornando alla partita, Zambrotta dovrà essere ancora più difensore visto che avrà contro uno dei giocatori chiave di Aragones, il tonicissimo David Silva, mentre Grosso dovrà osare molto più di ieri per mandare in sofferenza Iniesta piuttosto che subirlo. L’assenza di Pirlo e Gattuso potrebbe indurre Donadoni al ritorno verso il 4-3-3, probabilmente con Camoranesi e Cassano intorno a Toni: Camoranesi sarebbe una giusta via di mezzo fra copertura e coraggio, affiancandosi in mezzo all’imprescindibile De Rossi, ad Ambrosini e a Perrotta. La chiave della partita non necessita delle nostre elucubrazioni da bar per essere compresa: semplicemente Panucci e Chiellini avranno contro i due attaccanti più in forma, ed in assoluto fra i più forti, dell’Europeo. Forse Barzagli sarebbe meno emotivo di Chiellini, ma nessun azzurro fra quelli a disposizione ha il passo per tenere David Villa e Torres nell’uno contro uno: anche per questo non crediamo che Donadoni rinunci ad Ambrosini, capace anche di fare il difensore aggiunto in situazioni particolari, e Perrotta che ha nel dna il sacrificio più di Aquilani. E’ una partita che gli azzurri possono senz’altro vincere, pur non essendo favoriti: più con l’attacco, considerando le condizioni dubbie di Puyol e gli errori a volte clamorosi di Marchena negli appoggi, che con la grande muraglia. Ma se Aragones decidesse finalmente di puntare su Fabregas…

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