Corvette Stingray, un’auto per sognare

9 Giugno 2020 di Indiscreto

Nuova Corvette Stingray, ancora un anno per vederla in vendita in Italia. E allora perché ne scriviamo adesso, oltretutto senza ricevere un centesimo dalla Chevrolet? Perché da ex bambini ritagliatori di foto di auto solo il nome della Corvette Stingray ci emoziona, essendo la Corvette, non necessariamente Stingray, una delle poche auto per cui l’aggettivo ‘storico’ abbia un senso.

E anche perché siamo stanchi della decrescita infelice, di gente tappata in casa che ha come orizzonte spostamenti di 300 metri. ‘Riscoprire la vita di quartiere’, l’ordine di servizio passato al giornalista collettivo, quello pronto a spiegarti che è indipendente dal suo editore. Anche no, grazie. Rimanere al paesello è bellissimo, ma solo quando è una libera scelta.

Dagli anni Cinquanta la Corvette rappresenta il sogno possibile dei ragazzi non solo statunitensi. Adesso è arrivata alla sua ottava generazione, con sbarco in Europa rimandato a causa delle note vicende: del resto uno che sta barricato nel cesso aspettando la seconda ondata del Covid-19 ed ordina la spesa online difficilmente avrà in programma nei prossimi mesi l’acquisto di un’auto sportiva. Peggio: nemmeno la sogna, perché la quarantena lo avrebbe fatto riflettere sui veri valori della vita.

La C8 ha una linea da vera supercar, ma è pensata non solo per gli sboroni da doppia fila bensì per un uso quotidiano. Vi metterebbe di migliore umore arrivare in ufficio alla guida di una Corvette Stingray o, come noi, in tram? Comunque fra un anno inizieremo a vedere anche in Italia sia il modello coupé sia quello cabrio, con allestimenti che non vi stiamo a descrivere (ci sono mille siti specializzati) ma che a nostro giudizio rendono gli interni della nuova Stingray leggermente più borghesi del dovuto.

Il motore è il nuovo smallblock V8-LT2 da 6,2 litri, l’unico V8 atmosferico in questo segmento, il cambio a 8 rapporti con doppia frizione. E la potenza? 495 CV (369 kW) e 637 Nm coppia. Chiudiamo con il prezzo: con meno di 102.500, IVA inclusa (è quanto ci vuole per il coupé) non se ne esce vivi. Ma tutto è relativo: questi soldi sono tanti per noi e poco per altri, anche se viviamo nel paese che fa la morale alla moglie di Insigne che ha regalato al marito una Lamborghini Huracan. Pensate a quanta sofferenza e sfruttamento producono due etti di prosciutto crudo, il diamantino di finanziamento o il pallone con cui giochiamo a calcetto: senz’altro meno della Corvette e della Lamborghini.

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