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Cecchetto o Linus?

Stefano Olivari 03/01/2024

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Claudio Cecchetto o Linus? Un Di qua o di là non soltanto per i milanesi (anche nello spirito e basta) imbruttiti come noi che ascoltano Radio Deejay, ma un quesito filosofico che riguarda tutte le attività umane: più importante la fase della creazione o quella della gestione? Perché pochi sono capaci di creare un’azienda di successo, come appunto è capitato a Cecchetto, e pochi riescono a mantenere il successo per quasi trent’anni come è stato capace di fare Linus. Il pretesto per questo sondaggio arriva ovviamente dall’attualità, con il documentario Rai People from Cecchetto a celebrare i quasi quarant’anni di Radio Deejay.

Una celebrazione della Radio Deejay delle origini, quella che Cecchetto fondò nel 1982 e che avrebbe venduto nel 1994 al Gruppo Espresso, celebrazione attraverso i tanti personaggi lanciati: da Gerry Scotti a Fiorello, da Jovanotti ad Amadeus, da Sabrina Salerno a Fabio Volo, eccetera (anche Pieraccioni, che pochi assocerebbero a Radio Deejay). Storie già sentite tante volte, con il registro del come eravamo, ma sempre interessanti: noi People from Cecchetto non lo abbiamo visto subito, ma recuperato su Rai Play, e ci sentiamo di consigliarlo. Poi il punto non è ovviamente Radio Deejay, ma il dissing tra Cecchetto e Linus.

Linus ha definito il documentario ‘pochissimo interessante’, definendo anche (senza nominarlo) ‘fesso’ il suo eterno termine di paragone e Cecchetto gli ha risposto, in maniera educata, attraverso il figlio Jody. Controreplica di Linus, con vecchie e nuove puntate della vicenda tutte rintracciabili con Google. Al di là delle questioni personalissime, la natura del conflitto risiede proprio nei nei ruoli. Quello del creatore, non soltanto dell’azienda ma anche delle carriere di molti, e quello del dirigente che deve ingrandire il tutto e farlo funzionare in un contesto diverso.

È chiaro che la maggior parte di noi è più affascinata dalla figura del guru che da quella del manager, ma il fallimento di tante aziende editoriali (e non soltanto editoriali) dice che entrambe contano. Cecchetto o Linus? O se preferite, Steve Jobs o Tim Cook? Senza contare il fatto che i creativi migliori sono anche un po’ manager (Jobs non è Wozniak, Cecchetto non è Fiorello) ed i manager migliori devono sempre rinnovarsi, come sa chi per meri motivi di età può confrontare la Radio Deejay di adesso con quella cecchettiana.

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