Cara e vecchia Apple

9 Marzo 2012 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Il new iPad ha deluso, inutile negarlo, anche se i fedeli del mondo Apple non ammetteranno mai che il loro dio è sceso sulla terra. Magari non è morto, a meno di non identificarlo unicamente con Steve Jobs (ci può stare, comunque), ma di sicuro è diventato umano. L’enfasi sulle caratteristiche tecniche del terzo prodotto della serie iniziata nel 2010, quelle più impressionanti riguardano la definizione delle immagini, invece che sull’impatto del nuovo gingillo sulle nostre vite significa una cosa sola: Apple non è più quella di una volta, proprio come le merendine e la professionalità.
Ha un vantaggio competitivo enorme dato dall’immagine e dall’essere un sistema semichiuso con clientela fidelizzata e quasi militante (per l’acquisto del nostro primo MacBook fu decisivo il parere di un altro cliente del negozio, fanatico Apple, dopo che le spiegazioni del commesso non ci avevano convinto), per anni rimarrà una delle prime aziende al mondo per capitalizzazione di Borsa, ma il nuovo prodotto non ha l’ambizione di sconvolgere le nostre vite. Solo di migliorarle, con una navigazione più veloce e una maggiore centratura su film e videogiochi (a occhio le console non gradiranno questa tavoletta ‘pesante’), ma non di cambiarle. Durante la presentazione qualche parola di circostanza anche per i libri, anche se sinceramente non vediamo (almeno in Italia, del resto è qui che viviamo) tutti questi possessori di iPad che sono stati presi dal trip della lettura. Detto questo, la forza di Apple non è mai stata quella di inventare prodotti (non ha inventato il tablet, non ha inventato il pc, non ha inventato il notebook, non ha inventato lo smartphone, non ha inventato nemmeno il lettore di file musicali), ma quella di rimodellarli in maniera cool e unica sulle esigenze magari inconsapevoli dei suoi potenziali clienti. Per questo il certificato di esistenza in vita di una certa idea di azienda non è questo nuovo iPad e nemmeno avrebbe dovuto esserlo. Tutto si giocherà su un altro prodotto non esattamente inventato da Apple. Si chiama televisione. Ma proprio la televisione vera, non solo il media center ‘ispirato’ a quello di Microsoft e giunto alla sua terza versione senza avere mai davvero sfondato.

Twitter @StefanoOlivari

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