Atletica

Bezabeh ci ha solo provato

Stefano Olivari 29/03/2011

article-post

La Spagna non riesce a condannare nemmeno i rei confessi di doping, la morale del caso Bezabeh è questa e poco importa che il Consiglio superiore dello Sport spagnolo stia pensando (l’ha scritto El Pais) di fare ricorso contro l’assoluzione dell’ex etiope coinvolto nell’operazione Galgo.
Sintetizziamo: il primatista spagnolo (si fa per dire) dei 5mila metri (12’57”25) qualche mese fa è stato fermato dalla Guardia Civil insieme al suo allenatore Manuel Pascua, nell’auto dove si trovavano è stata rinvenuta una sacca di sangue che per stessa ammissione di Bezabeh sarebbe servita per autoemotrasfusione. Negli anni Ottanta pratica legale, ma adesso doping. Invece Bezabeh, che ha alle spalle una storia di emigrazione dura e pura (ha dormito in strada e non metaforicamente), se lè cavata con una assoluzione. Quale il cavillo? Per la legge spagnola il tentativo di doping non è doping, mentre lo è per la Iaaf (la federazione internazionale di atletica) e per la Wada (l’agenzia antidoiping del Cio). Un mese dopo l’assoluzione di Alberto Contador, un altro clamoroso caso di doppiopesismo. E stiamo parlando di un paese civile e con libertà di movimento per chi dovrebbe investigare. Nei paesi che prevedono un visto, non necessariamente dittature (anche se questa forma di governo ‘aiuta’), qualsiasi seria inchiesta antidoping è impossibile. Subito a gridare al razzismo e al neocolonialismo, favoriti dai sensi di colpa dei paesi che tengono a galla (sempre più a fatica) la baracca dell’atletica. In questo senso la mitica Spagna dei giovani (giovani etiopi ma anche catalani), piena di opportunità che la triste Italia non offre, è davvero terzo mondo.

Stefano Olivari

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    L’ora dei saluti

    Oscar Eleni in fuga dal polline delle case di Lambrate dove è cresciuto l’ingegnere Iliass Aouani, mezzofondista nato alla Riccardi e ora Fiamma Azzurra, bronzo meraviglioso nella maratona mondiale finita incredibilmente al  fotofinish dopo 42 chilometri e 195 metri infernali, fra pannoloni inumiditi dall’età e dal tempo con il tedesco Petros “beffato” dal tanzaniano Simbu, […]

  • preview

    Salis l’ultima vittoria di Malagò

    L’elezione di Silvia Salis a sindaco di Genova, da candidata del centrosinistra, è una cosa notevole per due motivi. Il primo è che c’era incertezza e per sua natura l’ex sportivo in teoria abituato alla competizione nella realtà post-agonistica questa competizione la rifiuta, preferendo essere cooptato o nominato, nella migliore delle ipotesi essere eletto ma […]

  • preview

    L’invidia di Tortu per Jacobs

    Una cappa di silenzio è calata sul clamoroso caso di spionaggio ai danni di Marcell Jacobs, rivelato dal Fatto Quotidiano, con il fratello di Filippo Tortu, Giacomo, che avrebbe chiesto alla società di investigazione Equalize un dossier sul (futuro, ai tempi della richiesta) campione olimpico di Tokyo nei 100 metri e nella 4×100, in squadra […]