Simone Basso
Kwiatkowski, la Polonia che non è nata ieri
Premessa di rito, noi che non le sopportiamo: ogni martedì racconteremo un frammento dell' attualità, provando ad andare oltre' Rileggendo il presente con il conforto anche del passato. E una sana nostalgia per il futuro. Ponferrada consegna l' iride a un campione, uno dei predestinati della linea verde. E regala il primo Mondiale pro di sempre ai polacchi, [' ]
Ponferrada 2014, il Mondiale degli altri
Domenica 28, il dì dedicato alla prova in linea dei professionisti, si chiude coi fuochi artificiali la rassegna iridata in quel di Ponferrada. Il percorso scelto dagli organizzatori, che sono riusciti a rispettare gli impegni nonostante le difficoltà finanziarie, non appare distante tecnicamente dal tobòga madrileno dell' ultima volta in Spagna (2005). Allora vinse uno strapotente Tom [' ]
La Germania Est di Jens Voigt
Il primo giorno di Tour, al Grand Départ, un paio di milioni di spettatori sulle strade dello Yorkshire assistevano (entusiasti) al solito tentativo di fuga da lontano. Un terzetto di coraggiosi: con Edet e Jarrier, Jens Voigt. La figura più ieratica del plotone ha lasciato sfogare, sul primo gipiemme, i pollastri; poi ' in vista di [' ]
Fine della Grande Ungheria
Il pomeriggio del 4 Luglio 1954, in quel di Berna, pioveva fitto. Qualche ora prima, nel ritiro degli ungheresi, il colonnello Puskas aveva chiesto all' allenatore, nonchè vice ministro dello sport, di giocare la finale di Coppa Rimet. Gustav Sebes, il cittì, malgrado Ferenc fosse reduce da un infortunio, accettò: un giocatore fresco, non reduce dalle [' ]
Breve fuga dal robotennis
Il rito di Wimbledon è alle porte. Sempre più un' isola nell' isola ' la definizione (felice) è di Mario Soldati ' chiude quasi crudelmente, perchè come l' estate bergmaniana passa subito, la parentesi verde. Viviamo ormai la prima settimana dei Championships, quella che più si avvicina alla tradizione, coi prati intatti, l' erba scivolosa e i rimbalzi incerti, [' ]
El Condor è passato
Trieste bellissima, il fascino di Piazza Unità d' Italia ha pochi eguali anche nel Bel Paese, accoglie un Giro che per molte ragioni potremmo definire storico. Una corsa della gioventù (quattro under 25 nei primi sette della classifica generale e quindici tappe vinte da corridori sotto le ventisei primavere..), con la maglia rosa che ' per [' ]
Vola Colombia
Prima settimana di corsa rosa scoppiettante, con molti incroci pericolosi (…). Saranno i punteggi del World Tour o le preparazioni con l' srm, ma il mucchio selvaggio di pretendenti pare aver ridotto al minimo i vuoti di sceneggiatura. Si rivelano gli eredi di Petacchi e Cavendish (Kittel e Bouhanni), le promesse di un australiano che vincerà parecchio [' ]
Il Giro per caso di Carlo Clerici
Il Giro 1954, il secondo vinto da un elvetico (anzi, da uno straniero' ), non è una semplice vicenda sportiva. La corsa rosa più controversa e criticata di sempre, nel contesto (quasi alla fase finale) dell' Era d' Oro del ciclismo tradizionale, ripropone i temi principali dell' epoca nemmeno fossero un flusso di coscienza di un racconto. Per leggere [' ]
Leggerezza di Spartacus
La Settimana Santa del ciclismo si conclude, domenica pomeriggio, nel Velodromo di Roubaix: un luogo sacro per lo sport europeo, come solamente Kitzbuhel, Holmenkollen e Wimbledon. Il leitmotiv del rito, che riverbera e addirittura amplifica l' epica brutale della Ronde, è il solito: Cancellara, che a Oudenaarde ha chiarito la sua collocazione storica, contro l' Omega Pharma-Quickstep, [' ]
La figurina di Pantani
Nel mettere assieme, con fatica, un pensiero sul decennale della morte di Marco Pantani ci sovviene la vignetta di un genio maudit del fumetto italiano. Quei pochi disegni di Andrea Pazienza, sul caso Guttuso e l' eredità, leggevano lo scarto ' impercettibile ma decisivo ' tra verosimile e realtà: ' Tutte queste mosche sul cadavere, dai mosconi [' ]