Mezzofondo e dintorni

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    La pulizia di Schwazer

    L' autoflagellazione di Alex Schwazer alle Invasioni Barbariche, anche se sarà stato pagato da La Sette e nessuno lo aveva costretto ad andare, ci ha fatto malissimo e non abbiamo cambiato canale solo perché rimaniamo convinti che fino al 2010 (quindi bronzi mondiali e oro olimpico di Pechino inclusi) lui sia stato un atleta pulito e [' ]

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    Lo famo Straneo

    Lo sport italiano, non solo il vituperato calcio, ha onorato ogni genere di dopati e di lestofanti (alcuni anche dopo morti, a suon di dvd e libri) ma le battutine e i risolini mentre questi campioni sono in auge ci sembra vengano riservati solo a quelli fuori dal giro giusto. E che sono puliti, anzi [' ]

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    L’ora di Mennea

    Franco Arese lascia la presidenza dela Fidal, a 68 anni e dopo 8 di grandi speranze e di pochi risultati. Fra questi pochi fa quasi male ricordare l' oro olimpico di Alex Schwazer nel 2008, per il modo in cui si è conclusa la sua parabola sportiva più che per le ombre (che del resto al [' ]

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    Chiuso per Kenya

    Il dominio kenyano nelle corse su strada, in particolare nelle maratone, sta diventando un problema serio. Lo scriviamo dopo avere visto la maratona di Amsterdam dominata da Wilson Chebet, con una progressione impressionante negli ultimi 5 chilometri, davanti a cinque etiopi (Assefa e Gebretsadik, secondo e terzo, erano al debutto sulla distanza) quatto keniani dal [' ]

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    L’oro tolto a Mutai

    Geoffrey Mutai è il miglior maratoneta del pianeta, la discussione sul record del mondo (il 2.03.02 di Boston 2011 non fu considerato valido per motivi di dislivello) è accademia mentre le vittorie in quelle che nel ciclismo verrebbero definite ' classiche monumento' sono indiscutibili. Come il modo in cui ieri il trentunenne keniano ha trionfato a [' ]

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    Dimmi Quande Quande Quande

    L' inventore del Fosbury non è Dick Fosbury? Togliamo pure il punto di domanda, perché già cinque anni prima dei Giochi di Città del Messico 1968 c' erano atleti che superavano l' asticella di schiena (stiamo parlando di salto in alto). Essendo un po' questo il tema del giorno, ci ha appassionato la lettura di un articolo di [' ]

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    La giusta attesa per Bolt-Blake

    Il Weltklasse di Zurigo non delude mai, dal 1928, anche se secondo molti l' ennesima sfida a distanza fra Usain Bolt e Johan Blake ha stancato. Non certo per i risultati cronometrici, sempre clamorosi (Bolt ha vinto i 200 in 19' 66, lo stesso tempo con cui nel 1996 Michael Johnson tolse il record mondiale a Mennea [' ]

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    Il salto di Farah

    Vedendo Mo Farah scherzare ieri a Birmingham nelle due miglia, distanza non proprio nelle sue corde (si tratta di poco più di 3.200 metri), senza preoccuparsi del record britannico di Steve Ovett (!) che resiste dal 1978 (!!!), viene da chiedersi come quello che fino a 25 anni in pista era un comprimario (ai Giochi [' ]

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    Straneo ma vero

    Meravigliosa Valeria Straneo, outsider non solo in gara ma anche all' interno della livorosa squadra italiana dei mantenuti di Stato, meravigliosa maratona olimpica con l' etiope Tiki Gelana che ripetuto le gesta della connazionale Fatuma Roba ad Atlanta e dello zio Gezhagne Abera medaglia d' oro a Sydney. Tempone, rapportato al percorso e alla pioggia: 2h23' 07' , comunque battuto [' ]

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    Il mezzofondo a fondo

    Siamo un po' fissati con il mezzofondo, da osceni praticanti e guardatori compulsivi (ieri sera i 10mila di Barcellona 1992, quelli della porcata Skah-Boutayeb ai danni di Chelimo), quindi siamo ottusamente sicuri di fare cosa gradita ricordando gli orari olimpici delle dieci finali che aspettiamo da quattro anni, più quelli delle maratone e delle gare [' ]