Tre canzoni della Formula 3

Le band formate da tre elementi sono un’eccezione del mondo della musica. In Italia una di queste, grandi va detto, eccezioni è stata la Formula 3. La band formata da Alberto Radius (recentemente scomparso, chitarra), Gabriele Lorenzi (tastiere) e Tony Cicco (batteria e voce solista) ha goduto della grande grande storia di Lucio Battisti ma vi ha anche contribuito, accompagnandolo di fatto nei suoi concerti. E allora merita di essere in gara al sempre più importante Festival di Indiscreto. Selezionando nello specifico i brani scritti direttamente per la band, e non cover successive, ascoltati su Spotify.

Partiamo con Questo folle sentimento, brano contenuto nel primo album della Formula 3 (Dies Irae, del 1970), scritto dalla coppia Battisti-Mogol e uscito come singolo l’anno prima. Suono compatto, organo Hammond che domina, batteria che picchia e chitarra che disegna. La ricetta è appunto questa con la voce di Tony Cicco che svetta.

Per un primo album che include anche la lunghissima Sole giallo sole nero, altro grande successo della band, e una celebre rivisitazione di Non è Francesca. Sempre nel 1970 viene pubblicata Io ritorno solo, altra grande opera Battisti-Mogol, “No non far cosi, no non dirle sempre si non come me che sto morendo chiedendomi perché”. Arrangiamento cupo e lacerante nel raccontare una storia di abbandono.

L’anno dopo esce l’album omonimo della Formula 3 con la famosissima Eppur mi sono scordato di te. Anche qui ancora una volta gli autori sono Battisti-Mogol e la voce di Tony Cicco si presta contestualmente al meglio alla ‘formula’ della magica coppia della musica italiana. Brano di nuovo scatenato con il celebre ritornello “Ma che disperazione, nasce da una distrazione, era un gioco non era un fuoco” e il falsetto di Radius nel finale. Indimenticabile. Da non dimenticare infine anche il Festivalbar con La folle corsa, firmata da Mogol con Dionida.

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