Attualità

Sospensione mutuo, a chi interessa

Stefano Olivari 18/03/2020

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Molti italiani potranno sospendere il pagamento delle rate del loro mutuo, fino a 9 mesi che possono diventare 18, secondo il Decreto Cura Italia (nome che evoca sfiga, comunque vada a finire) varato lunedì scorso dal Governo e riguardante tutte le persone, anche i lavoratori autonomi, colpite dalla crisi. Sì, ma quante sono? Impossibile quantificare in questo istante le vittime economiche del coronavirus, più facile farlo con chi sta pagando il mutuo per la prima casa.

Le conoscenze personali dicono che quasi tutti, tranne chi ha ereditato molto, prima o poi nella vita abbiamo sottoscritto un mutuo (noi addirittura due volte: è proprio vero che i padroni sono creati dagli schiavi), ma l’ISTAT dice altro e quindi crediamo di più all’ISTAT, i cui ultimi dati consegnati al Parlamento risalgono al 2018. Quanti sono dunque gli italiani che pagano il mutuo? Parlando di famiglie e non di individui, circa 2.700.000 famiglie. Decisamente meno di quante credessimo e comunque poco più del 10% del totale delle famiglie italiane censite.

Il dato clamoroso è che secondo l’ISTAT il 61% delle famiglie italiane vive in una casa di proprietà non gravata da mutui. Per arrivare a 100 ci sono quelli che vivono in affitto, circa il 20%, e chi risiede in un immobile a titolo gratuito (o perché paga l’affitto in nero o perché la casa è di un parente-amico). In altre parole, circa 72 italiani su 100 vivono in una casa di proprietà ma per 11 di loro questa proprietà va asteriscata.

Non stiamo a copincollare le statistiche, perché l’ISTAT ha un sito abbastanza chiaro, ma sottolineiamo la seconda cosa che ci ha colpito: il 20,6% dei mutui italiani è per case in Lombardia, che però ha anche il 16,7% degli abitanti. In altre parole, le case in Lombardia costano nella media un po’ di più e un maggior numero di persone deve ricorrere al mutuo.

Conclusione? Il Cura Italia sui mutui ci sembra un miglioramento rispetto al fondo di solidarietà che già esisteva (solo per la quota capitale, però). Non sappiamo quante di quelle 2.700.000 famiglie sia composta da uno o due lavoratori autonomi. Pensiamo relativamente poche, vista la resistenza delle banche nel concedere mutui agli autonomi, a parità di reddito con i dipendenti. E al momento non sono all’orizzonte licenziamenti di massa di dipendenti, anche se con ancora due mesi così arriveranno. Difficile quindi che nella realtà più dell’1-2% degli italiani possa pensare di sospendere il pagamento del mutuo grazie al Cura Italia, ammesso poi che gli convenga.

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